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Politica

Elezioni Regionali 2015: candidati, liste, sondaggi e situazione nella sfida delle 7 Regioni

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Tra circa due mesi, in data 31 maggio 2015, in 7 Regioni che rappresentano circa il 38% della popolazione Italiana, si votera’ per le elezioni regionali, e contemporaneamente vi saranno le elezioni amministrative in parecchi comuni.

Di seguito la situazione delle candidature in Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana, Umbria e Veneto.

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Scenaripolitici.com e Scenarieconomici.it stanno conducendo il consueto Sondaggio circa le elezioni politiche nazionali, e per l’occasione verificheremo il peso dei vari candidati nelle elezioni Regionali. Potete esprimere le vostre preferenze attraverso il seguente LINK (cliccate sul titolo): 

SONDAGGIO SCENARIPOLITICI.COM

 

 

VENETO: NELLA TANA DELLA LEGA, FAVORITO ZAIA, COL L’INCOGNITA TOSI

In Veneto il PD sostiene Alessandra Moretti, appoggiata anche da SEL e da una Lista Moretti. La Lega Nord, ripropone il governatore uscente Luca Zaia cui non dovrebbe mancare l’appoggio di Forza Italia (previo OK finale di Berlusconi), Fratelli d’Italia e della Lista Zaia. Il Movimento 5 Stelle propone il giovane Jacopo Berti, mentre Flavio Tosi, Sindaco di Verona ed ex leader della Lega in Veneto, verra’ sostenuto da una serie di Liste a suo nome e civiche di estrazione autonomista e di centro destra. Dovrebbero correre anche Alessio Morosin (Indipendenza Veneta) ed un candidato di Riforndazione Comunista sotto le insegne di Altro Veneto.

– MORETTI Alessandra (PD, SEL, Lista Moretti)
– ZAIA Luca (LN, FI, FdI, Lista Zaia)
– BERTI Jacopo (M5S)
– TOSI Flavio (Liste Tosi – ex LN)
– Candidato RC (Altro Veneto)
– Alessio Morosin (Indipendenza Veneta)

I sondaggi finora trapelati sono realmente contrastanti e lasciano presupporre che Zaia dovrebbe essere in un range tra il 36% ed il 45%, mentre la principakle sfidante, la Moretti, tra il 30% ed il 37%. Se venisse a mancare l’appoggio di Forza Italia Zaia sarebbe a rischio. Berti, per M5S e’ dato tra il 9% ed il 15%, e Tosi tra l’8% ed il 16%, anche se a Verona potrebbe perfino arrivare in testa.

A Livello di liste, la Lega Nord e la Lista Zaia dovrebbero superare insieme il 30%, contendendo il primato al PD, che con la Lista Moretti e’ dato su percentuali analoghe. E’ possibile un risultato disastroso per la Lista di Forza Italia, che potrebbe crollare tra il 5% ed il 7%, superata sia dal M5S che dalle Liste Tosi.

 

LIGURIA: CORSA A QUATTRO, CON PAITA FAVORITA

Raffaella Paita e’ sostenuta dal Partito Democratico, appoggiata anche da Nuovo Centrodestra e da un paio di liste civiche.  Il M5S schiera Alice Salvatore, mentre la Lega Nord candida Edoardo Rixi, che dovrebbe essere sostenuto anche da Fratelli d’Italia, dalla Lista Rixi Presidente e da liste civiche ove si affollano personalita’ precedentemente di Forza Italia. Forza Italia per ora nicchia, ed attende un via libera nazionale a sostenere Rixi, o a procedere con un proprio candidato. La candidatura di Luca Pastorino, civatiano del PD, consente un’aggregazione tra minoranze DEM che si richiamano a Civati e Cuperlo, stordite dallo strappo di Cofferati, e le varie anime tradizionali di Sinistra quali SEL ed i partiti Comunisti. Lo schema finale, previo conferma dell’appoggio di Forza Italia a Rixi, dovrebbe essere il seguente:

– PAITA Raffaella (PD, NCD Altri CSX)
– RIXI Edoardo (LN, FI, Rixi Presidente, Altri CDX)
– SALVATORE Alice (M5S)
– PASTORINO Luca (minoranza PD, SEL, RC)

I sondaggi finora trapelati danno la Paita in testa, verosimilmente con percentuali tra il 32% ed il 38%, con Rixi tra il 24% ed il 30%, Salvatore tra il 17% ed il 23% e Pastorino con un’interessante 15-20%.

A livello di liste certamente il PD restera’ la prima formazione reginale, davanti al M5S, ma dovrebbero ottenere percentuali consistenti tanto la sommatoria tra Lega e Lista Rixi, tanto le liste di Sinistra che appoggiano Pastorino. Forza Italia potrebbe scendere al 10%.

In sintesi, la sfida non e’ del tutto chiusa, seppur la Paita e’ data ampiamente favorita.

 

TOSCANA: L’UNICA INCOGNITA PER ROSSI (PD) E’ L’ASTENSIONISMO RECORD

In Toscana, Enrico Rossi presidente uscente del PD, dovrebbe vincere senza particolari difficolta’, anche perche’ l’ipotesi che non superi il 40% dei voti al primo turno e’ quasi fantascientifica. Certo e’ che nel caso di un crollo dell’affluenza dal 61% del 2010, al un livello attorno al 40%, qualche sorpresa ci potrebbe anche stare. Sfidanti Giacomo Giannarelli del Movimento 5 Stelle e Claudio Borghi della Lega Nord (e di alcune liste Civiche), con la presenza di quest’ultimo da verificare a seguito dell’atteso accordo tra Salvini e Berlusconi. Da scoprire chi è il volto di Forza Italia e degli altri partiti del centrodestra. A sinistra corre Tommaso Fattori. Lo schema finale, previo riaggregazioni nel Centro Destra, dovrebbe essere il seguente:

– ROSSI Enrico (PD, Civica)
– GIANNARELLI Giacomo (M5S)
– BORGHI Claudio (LN, Civiche)
– FATTORI Tommaso (Sinistre, SEL)
– LAMIONI Gianni (FI, NCD-UDC)
– DONZELLI Giovanni (Fdi)

Non circolano ancora sondaggi, ma Rossi non dovrebbe essere lontano dal 50%, mentre i 4 avversari principali (Giannarelli, Borghi, Fattori e Lamioni) dovrebbero tutti piazzarsi in range tra il 9% ed il 14%.

 

MARCHE: CERIACIOLI (PD) FAVORITO, CON L’INCOGNITA DEL GOVERNATORE USCENTE SPACCA

Nelle Marche prova il tris Gianmario Spacca, governatore di Centro Sinistra in carica dal 2005, ma stavolta con una sua lista (Marche 2020), e probabilmente con l’appoggio di una serie di Liste Civiche, e di alcune forze di Centro Destra (Forza Italia, NCD), mentre per ora la Lega Nord si oppone a quest’ipotesi, ed ha presentato la candidatura di Luca Paolini (appoggiato anche da Fdi ed una civica); a sfidarlo troviamo Luca Ceriscioli della coalizione di CSX incentrata sul PD,  Giovanni Maggi del M5S, Edoardo Mentrasti per le forze di sinistra. Lo schema finale, e’ tutto da verificare, visto che nel Centro Destra c’e’ ancora un caos assoluto:

– SPACCA Gianmario (Marche 2020, FI, Altri Cdx, Civiche)
– CERISCIOLI Luca (PD, Altri Csx)
– MAGGI Giovanni (M5S)
– MENTRASTI Edoardo (SEL, RC, Altre Marche)
– PAOLINI Luca (Legan Fdi, Civica)

Non circolano ancora sondaggi, ma Ceriascioli non dovrebbe essere lontano dal 40%, ed e’ certamente lui il candidato da battere. M5S dovrebbe essere sul 17-19% e la sinistra al 6-8%.

In sintesi la vittoria di Ceriascioli dovrebbe essere certa, a meno che il Centro Destra e le varie liste civiche moderate non si ricompattino su un candidato comune: in questo assetto la sfida sarebbe del tutto aperta. 

 

UMBRIA: MARINI VERSO IL BIS, MA NON SENZA PREOCCUPAZIONI, LA CANDIDATURA DI RICCI SEMBRA ESSERE MOLTO CONSISTENTE

Corsa a 3 in Umbria, dove il PD appoggia il presidente della Regione uscente, Catiuscia Marini, con anche SEL, mentre centrodestra e’ compatto ed al gran completo sostenendo Claudio Ricci che dovrebbe avere alle spalle Forza Italia, Lega, Fdi e ben 3 liste Civiche di cui una a suo nome. In partita anche per il M5S Laura Alunni. Ci potrebbe essere anche un candidato della sinistra (RC) e forse candidature minori. Lo schema finale, dovrebbe essere questo:

– MARINI Catiuscia (PD, SEL, Altri CSX)
– RICCI Claudio (LN, FI, Fdi, Altri CDX, Civiche)
– ALUNNI Laura (M5S)
– Candidato RC (Altra Umbria)

Nei sondaggi la Marini e’ data tra il 40% ed il 48%, Ricci tra il 29% ed il 36%, Alunni sul 15%. Sulla carta la partita e’ chiusa, ma Ricci pare avere un buon apprezzamento personale, che oltrepassa il centro destra classico, tant’e’ che le 3 liste civiche che lo supportano dovrebbero sommate prendere tra l’8% ed il 10%, pescando anche nell’elettorato civico e moderato che alle europee voto’ Renzi. Da capire se nel Centro Destra la prima lista sara’ quella della Lega o quella di Forza Italia.

 

 

PUGLIA: EMILIANO (PD) VERSO LA VITTORIA; IL NODO DELLE “FAIDE” TRA BERLUSCONI E FITTO

Favoritissimo a succedere a Vendola e’ l’ex sindaco di Bari, Michele Emiliano, sostenuto dal PD, SEL e da una miriade di liste di Centro Sinistra, che sfida Francesco Schittulli della coalizione di centrodestra ed Antonella Laricchia del Movimento 5 Stelle. Dovrebbe esserci anche un candidato della Sinistra Sinistra. Del tutto ignoto e’ cosa fara’ la lista Noi Con Salvini (che qualche sondaggio da’ oltre al 5%), ne’ e’ del tutto chiaro se realmente si ricomporra’ l’area di Centro Destra visto lo scontro in atto tra Berlusconi e Fitto, con quest’ultimo che potrebbe addirittura candidarsi (in questo caso salterebbero tutti gli schemi). Lo schema finale, in caso di ricomposizione del CDX, potrebbe essere questo:

– EMILIANO Michele (PD, SEL, Altri CSX, Civiche)
– SCHITTULLI Francesco (FI, Fdi, NCD, Altri CDX, Civiche)
– LARICCHIA Antonella (M5S)
– Candidato RC (Altra Puglia)

Nei sondaggi Emiliano e’ avanti del 10% su Schittulli (46 a 36%) col M5S sul 15%, per cui la sua vittoria appare quasi certa. In caso di rottura nel CDX la vittoria di Emiliano diventerebbe certa, e l’unico spunto di interesse sarebbe pesare la consistenza di Fitto.

 

CAMPANIA: SI RINNOVA LA SFIDA CALDORO – DE LUCA, C’E’ IL NODO “NOI CON SALVINI”, MENTRE LA CANDIDATURA DE LUCA SEMBRA PIU’ CONSISTENTE RISPETTO AL 2010

Qui lo scontro e’ tra il governatore uscente che si ricandida Stefano Caldoro di Forza Italia, appoggiato da una serie di partiti del centrodestra come UdC, FdI e NCD; il competitor principale, dello schieramento di centrosinistra, è Vincenzo De Luca, appoggiato da PD, IdV, Verdi e da diverse altre liste elettorali. Nella sfida abbiamo anche Valeria Ciarambino del Movimento 5 Stelle, nonché Angelo Ferrillo con la lista “Mai più terra dei fuochi” e Vozza Salvatore di Sel. Non si sa ancora quale comportamento avra’ Noi con Salvini, che potrebbe presentarsi con un proprio candidato, appaggiare Caldoro o non presentarsi.

Lo schema finale, in caso di ricomposizione del CDX, potrebbe essere questo:

– CALDORO Stefano (FI, NCD/UDC, FdI, Altri CDX)
– DE LUCA Vincenzo (PD, IDV, Verdi, Altri CSX)
– CIARAMBINO Valeria (M5S)
– VOZZA Salvatore (SEL, RC)
– FERRILLO Angelo (Mai più terra dei fuochi)

Nei sondaggi Caldoro e’ dato tra il 38% ed il 42%, mentre De Luca tra il 36% ed il 39%, con la Ciarambino sul 15%. La sfida e’ del tutto aperta ed incerta. Nel caso si presentasse con un proprio candidato Noi con Salvini (in caso di mancato accordo nazionale tra Berlusconi e Salvini), o se si presentasse un candidato Fittiano (in caso di mancato accordo tra Berlusconi e Fitto) le chances di  Caldoro si ridurrebbero.

 

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