Attualità
EastMed: cioè come pure gli USA hanno spinto l’Italia nella morsa energetica russa
Lo stesso Biden che ora offre il gas liquefatto americano, che non ha , all’Europa al posto di quello russo ha boicottato una soluzione che, se applicata, avrebbe potuto presto diminuire la dipendenza europea dal gas russo.
Il gasdotto EastMed – un progetto da 6 miliardi di euro che doveva inviare il gas dai giacimenti al largo di Israele ed Egitto attraverso un gasdotto di 1.250 chilometri attraverso Cipro e la Grecia verso i mercati europei era stato cancellato a gennaio 2022, non anni fa, proprio per l’opposizione dell’amministrazione Biden .
Il problema era che il progetto avrebbe escluso la Turchia, paese che ormai controlla tutto il Mediterraneo orientale, e poi l’Europa del mese di Gennaio non era interessata a ricevere gas in più, dato che aveva già quello russo e che comunque sarebbe diventata, miracolosamente, “Verde”.
In un documento inviato in Grecia all’inizio di gennaio, Washington citava la mancanza di una base “Verde” del progetto, motivi politici e il mancato studio di fattibilità ambientale come cause del suo ritiro.
“Rimaniamo impegnati a collegare fisicamente l’energia EastMed all’Europa”, ha affermato un portavoce del Dipartimento di Stato, aggiungendo che gli Stati Uniti stanno spostando la loro attenzione sugli interconnesioni elettriche che potessero supportare sia il gas che le fonti di energia rinnovabile, come un collegamento elettrico tra Grecia ed Egitto.
Il progetto era stato sostenuto dall’amministrazione Trump e dall’ex primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ma cambi alla guida politica sembrava lo avessero affossato. Del resto perchè aiutare due società del Su Europa come la greca DEPA e l’italiana Edison? Non avevano i santi in paradiso.
Leviathan, il grande bacino di gas naturale fra Israele e Cipro è in grado di fornire sino a 21 miliardi di mc di gas all’anno. Non abbastanza da sostituire i 15 miliardi della Russia, ma comunque un contributo interessante che avrebbe, fra l’altro, potuto giungere da un paese stabile attraverso paesi stabili. Senza contare la possibilità di sfruttare altri campi estrazione nell’area. Però il progetto è stato bloccato dagli USA. Ora pare ripartire, anche per i colloqui fra Israele e Turchia, ma comunque da un lato ci metterà ancor di più nelle mani di Ankara, che si sta sostituendo a Mosca nel controllo delle forniture energetiche europee (ricordiamo il TAP), sia richiederà tempi più lunghi di realizzazione.
La scarsità di gas europeo è figlia degli errori europei e americani, tanto quando della volontà russa…
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