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Draghi: limiti al diritto di manifestare. E anche l’articolo 17 della Costituzione se ne va.

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Sotto la spinta di cinque o sei giornaloni cneh, alla fine rappresentano solo qualche lobby economica e nulla più, il Governo Draghi decide l’ennesima stretta reazionaria e repressiva e si accinge a restringere il diritto di manifestazione. Secondo quanto riassunto da Affaritaliani il Presidente del Consiglio, invece che riprendere il ministro Lamorgese che ha lasciato infiltrare una manifestazione massimamente  pacifica, avrebbe deciso una stretta al diritto di manifestazione, richiedendo un’analisi stretta di dei rischi ed in ogni caso le manifestazioni anche statiche potranno essere autorizzate solo con garanzie reali da parte degli organizzatori del rispetto delle regole. Questo perchè secondo repubblica, l’intenzione di un gruppo di manifestanti era violare Palazzo Chigi.

In questo clima, con questo spirito aizzato da Corriere e Repubblica si mette in soffitta l’articolo 17 della Costituzione, già depotenziato e a questo punto completamente cancellato. L’articolo che recitava: I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi. Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non e` richiesto preavviso. Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità , che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica.

Un altro tratto di penna, di cui si vanteranno gli “Antifascisti”, cioè, in questo momento, l’ala più dittatoriale della politica italiana. Per quanto riguarda la richiesta di scioglimento di Forza Nuova da parte del PD, potrbbe essere un’ottima, idea, soprattutto se seguita dallo scioglimento e dallo sgombero di quei centri sociali esperti nell’organizzazione delle manifestazioni violente.

Però questo non accadrà mai. E poi ha ragione il Ministro Savonarola:

 


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