Economia
Dove vengono generati i Bitcoin? In realtà è molto misterioso
Dove si trovano i nodi di Bitcoin secondo la distribuzione delle reti ASN, cioè le autostrade di internet mondiali? Ua ricerca mostra come sia garantita anonimia

Da quale pate di internet vengono vermente i Bitcoin? Non parliamo dei vostrura i portafogli digitali, ma dell’infrastruttura che permette a questa criptovaluta di funzionare. Da quale parte dell’infrastruttura generale vengono i Bitcoin?
Ma cosa significa tutto questo? Cerchiamo di fare chiarezza attraverso una analisi degli riferimenti ASN.
ASN: la carta d’identità di Internet
Immaginate Internet come una gigantesca rete stradale, dove i dati viaggiano da un punto all’altro. Per far funzionare tutto, ci sono delle “autostrade” principali gestite da grandi compagnie: sono i Sistemi Autonomi (AS). Un ASN è come un numero di identificazione unico assegnato a ciascuno di questi sistemi autonomi.
Questi sistemi autonomi sono gestiti da grandi organizzazioni che forniscono accesso a Internet o servizi online, come:
- Fornitori di servizi Internet (ISP): Le compagnie che ci danno la connessione a casa o in ufficio, come Comcast o Hetzner Online GmbH.
- Giganti della tecnologia: Aziende come Amazon (con il suo ASN AMAZON-02) o Google (con GOOGLE-CLOUD-PLATFORM), che gestiscono enormi centri dati per i servizi cloud che usiamo ogni giorno.
- Reti per la privacy: Come la rete Tor (Tor network), progettata per rendere anonima la navigazione online.
Ogni volta che navighiamo online, la nostra connessione passa attraverso uno o più di questi sistemi autonomi, identificati dal loro ASN.
I nodi Bitcoin: i pilastri della rete
Ora, parliamo dei nodi Bitcoin. Questi sono computer speciali che partecipano attivamente alla rete Bitcoin. Non sono semplici utenti, ma svolgono compiti fondamentali per il funzionamento della criptovaluta:
- Verificano le transazioni: Ogni volta che qualcuno invia Bitcoin, i nodi controllano che la transazione sia valida e rispetti le regole del sistema.
- Conservano la storia di Bitcoin: I nodi mantengono una copia completa di tutte le transazioni Bitcoin mai avvenute, la cosiddetta blockchain. È come un registro pubblico e immutabile.
- Diffondono le informazioni: Quando una nuova transazione o un nuovo “blocco” di transazioni viene aggiunto alla blockchain, i nodi si incaricano di diffondere queste informazioni a tutta la rete, assicurando che tutti siano aggiornati.
In pratica, i nodi Bitcoin sono i pilastri che sorreggono l’intera architettura di Bitcoin. Senza di loro, la rete non potrebbe funzionare.
Dove sono i nodi Bitcoin? L’analisi di Newhedge
NewHedge studia la distribuzione delle attivitàdi mining e dei nodi di bitcoin, ed ha prodotto un grafico che qui vi proponiamo che mostra la distribuzione dei nodi di bitcoin sui diversi ASN, cioè sulle diverse parti dell’autostrada di Internet, cioè a seconda degli ASN.
Il grafico a torta “Bitcoin Nodes by ASN” ci mostra una mappa sorprendente di dove si trovano questi nodi Bitcoin. Invece di mostrarci posizioni geografiche, ci dice quali reti (ASN) ospitano la maggior parte dei nodi Bitcoin.
Analizzando i dati, emergono alcuni punti chiave:
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Dominio della rete Tor (64.03%): La fetta più grande del grafico è occupata dalla “Tor network”. Questo è un dato molto significativo. La rete Tor è nata per garantire l’anonimato online, e il fatto che la maggior parte dei nodi Bitcoin si trovi qui suggerisce che molti operatori di nodi Bitcoin cercano di operare in modo anonimo. Questo potrebbe essere legato a ragioni di privacy, sicurezza o anche a contesti legali incerti in alcune giurisdizioni.
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Quote minori ma rilevanti per ASN specifici: ASN come “Hetzner Online GmbH” (4.22%), “OVH SAS” (2.02%), “GOOGLE-CLOUD-PLATFORM” (1.93%), “AMAZON-02” (1.68%) e “COMCAST-7922” (1.40%) rappresentano fette più piccole, ma comunque importanti. Questi sono nomi di aziende che forniscono servizi di hosting (come Hetzner e OVH) o infrastrutture cloud (Google e Amazon) o accesso a Internet (Comcast). Questo ci dice che una parte dei nodi Bitcoin è ospitata su infrastrutture commerciali e più “tradizionali”.
- Un “Altro” significativo (21.29%): Quasi un quarto dei nodi rientra nella categoria “Other” (Altro). Questo potrebbe indicare una grande varietà di ASN più piccoli, reti private o sistemi non facilmente identificabili. È una parte della rete più “sfuggente” all’analisi.
Quindi possiamo dire che un 85% dei nodi lavora in modo anonimo. Il che è comprensibile: ci sono dei paesi dove l’uso dell’energia per l’attività di mining non è ben visto, o Bitcoin è teoricamente vietato.
Implicazioni e riflessioni
Questo grafico, apparentemente tecnico, ci apre una finestra interessante sul mondo di Bitcoin. Ci mostra che, nonostante l’idea di decentralizzazione spesso associata alle criptovalute, l’infrastruttura di Bitcoin è in parte concentrata in specifiche reti, inclusa la rete Tor, con la sua forte enfasi sull’anonimato.
Comprendere la distribuzione dei nodi Bitcoin per ASN è importante per diverse ragioni:
- Decentralizzazione: Ci aiuta a valutare quanto la rete Bitcoin sia realmente decentralizzata. Se la maggior parte dei nodi fosse concentrata in pochi ASN, la rete potrebbe essere più vulnerabile a problemi o censure.
- Resilienza: Una distribuzione diversificata tra diversi ASN può rendere la rete più resistente a guasti o attacchi.
- Privacy e anonimato: L’alta percentuale di nodi sulla rete Tor solleva interrogativi interessanti sul ruolo dell’anonimato all’interno dell’ecosistema Bitcoin.
Una percentuale minima di Bitcoin è utilizzata per finalità criminali, mentre il fatto di poter essere anonimi è una garanzia per la libertà di tutti. Qualcosa che la BCE non capisce, e non può capire.
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