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Dove andrei il 25 aprile se fossi un esponente del governo…

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Dove andare a celebrare il 25 aprile, festa che si vorrebbe di tutti gli italiani, quando una parte politica pensa di poterla monopolizzare per vili scopi di lotta politica?

Io avrei un suggerimento: andare in Valle d’Aosta, per ricordare un avvenimento unico, ma significativo, che si svolse proprio in quei giorni e che unì, non divise, gli italiani. Alla resa delle forze tedesche e della RSI nel Nord Italia i francesi pensarono di avere l’occasione per regolare, a proprio favore, una serie di questioni di frontiera, ritenendo di poter facilmente occupare la Valle d’Aosta per poi procedere ad una annessione sulla base di qualche plebiscito manovrato. I francesi si erano anche attivati per raccogliere delle firme a favore dell’annesione della Valle a Parigi. In questa situazione le truppe dell’Armée des Alpes avanzarono ben oltre i limiti concordati con gli alleati.

Per contrastare l’avanzata delle truppe francesi che volevano invadere la Valle d’Aosta su ordine del generale Charles De Gaulle, il 28 aprile del 1945 un raggruppamento di artiglieria della Repubblica sociale italiana e una divisione partigiana vennero schierati uno accanto all’altra vicino al confine italo-francese nella Vagrisenche, Valle di Rhemes e a Pre-Saint-Didier.  Si tratta di un episodio inedito che emerge da alcuni documenti conservati negli archivi del Servizio informazioni militari ed emersi sono dopo il 2000 per merito dello storico valdostano Andrea Désandré.

Il regista di questa strana  alleanza militare, avvenuta proprio nei momenti clou della liberazione, fu il maggiore Augusto Adam, agente dei servizi segreti, in accordo con i capi partigiani della zona “che si erano detti pronti ad affrontare qualsiasi eventualità nel nome e nell’interesse dell’Italia”, scrive lo 007 in una relazione scovata dal ricercatore. Lo strano schieramento servì a rallentare l’avanzata francese  a sufficienza perché gli americani giungessero ad Aosta il 28 Aprile. A quel punto, sotto la loro protezione, si istallò il nuovo prefetto nominato dal CLNAI Alessandro Passerin D’Entréves che chiamò a difesa della valle non solo le formazioni partigiane, ma anche i soldati della divisione Monterosa e della Littorio del disciolto esercito della RSI. Ci volle l’intervento del generale inglese Hamilton per fermare i movimenti dei francesi, di cui solo un reparto simbolico fu ammesso ad Aosta.  La serietà delle mire espansionistiche di De Gaulle venne confermata dal fatto che i territori occupati furono restituiti, tranne Tenda, solo a settembre e su intervento diretto del Presidente Truman.

Quindi per celebrare il 25 aprile cosa potrebbe essere meglio di questo episodio che vide uniti gli italiani, di qualsiasi credo politico, nell’interesse dell’Italia?


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