Attualità
Disoccupazione: lieve aumento, ancora al di sotto dei livelli di ottobre
Dati non positivi dal punto di vista dell’occupazione, anche se piuttosto prevedibili visto il rallentamento economico di fine 2018. Il tasso di disoccupazione passa dal 10,5% al 10,7%, inferiori ai dati di ottobre, ma peggiori dei dati di fine anno. Praticamente si torna ai dati di giugno.
A febbraio le persone in cerca di occupazione aumentano dell’1,2% (+34 mila). La crescita riguarda entrambi i generi e si concentra tra le persone oltre i 35 anni.
La stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni a febbraio è in calo (-0,1%, pari a -14 mila unità). La diminuzione coinvolge solo le donne (-20 mila) e si concentra tra i 25-34enni (-16 mila) e gli ultracinquantenni (-29 mila). Il tasso di inattività resta stabile al 34,3% per il quarto mese consecutivo.
Il contemporaneo aumento del tasso di disoccupazione ed i calo di quello degli inattivi vuol significare anche che almeno una parte dell’aumento dei disoccupati, (14 mila su 34 mila, quindi più di un terzo) è legato ad un maggior numero di iscritti al collocamento, probabilmente anche per effetto del reddito di cittadinanza.
Per quanto riguarda gli occupati il loro numero è in lieve calo rispetto a gennaio (-0,1%, pari a -14 mila unità); anche il tasso di occupazione scende di poco al 58,6% (-0,1 punti percentuali).
L’andamento degli occupati è determinato dalla diminuzione dei dipendenti (-44mila), sia permanenti (-33 mila) sia a termine (-11 mila), mentre nell’ultimo mese risultano in aumento gli indipendenti (+30 mila). Vi è quindi un effetto positivo degli autonomi, dovuto probabilmente regimi forfettari, non in grado però di compensare le perdite legate al calo dei dipendenti. la situazione non è semplice, anzi, è piuttosto complessa e potrebbe richiedere un’accelerazione delle politiche economiche attive, anche di fronte al rallentamento dei nostri partner diretti, cioè la Germania e la Francia. Inoltre nei prossimi mesi vedremo l’effetto di quota 100, la cui applicazione pratica parte proprio oggi, con i primi 26 mila pensionati.
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