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Debito pubblico dei paesi UE: chi lo detiene e come è denominato.

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Eurostat ci fornisce una serie di indicazioni interessanti sul debito pubblico dei vari paesi europei. Chi lo detiene e quindi in quale valuta viene ad essere denominato. Quanto viene ad essere detenuto dalla BCE?

All’interno dell’UE vi sono differenze significative in termini di settore che detiene il debito lordo delle amministrazioni pubbliche. Tra i Paesi dell’UE per i quali sono disponibili dati, la quota del debito pubblico detenuta dal settore delle società finanziarie (residenti) alla fine del 2022 era più alta in Danimarca (75%), seguita da Svezia (74%), Croazia (67%), Italia (64%), Cechia (63%) e Malta (60%).

Al contrario, la percentuale maggiore di debito detenuto da non residenti (settore resto del mondo) è stata registrata a Cipro (93%), davanti a Estonia (74%), Lettonia (64%), Austria e Lituania (entrambe 61%).

In generale, in tutta l’UE, meno del 10% del debito era detenuto dai settori non finanziari residenti (società non finanziarie, famiglie e istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie), con le notevoli eccezioni di Ungheria e Germania (entrambe al 22%), Malta (18%), Portogallo (14%), Irlanda e Svezia (entrambe all’11%).

Per quanto riguarda l’Italia vediamo come il debito pubblico sia nelle mani principalmente delle istituzioni finanziarie, anche se c’è una quota non secondaria in mano a famiglie e istituzioni non finanziare. Alla fine, nonostante tutto, il mercato assorbe ancora buona parte del nostro frande debito.

Denominazione del debito pubblico

Il debito delle amministrazioni centrali dei Paesi dell’area dell’euro è per lo più denominato in valuta nazionale
Per la grande maggioranza degli attuali membri dell’area dell’euro, tutto o quasi tutto (>99%) il debito lordo dell’amministrazione centrale al valore nominale era denominato in valuta nazionale, che per la maggior parte dei paesi è l’Euro.

 

Nel caso di 3 Paesi dell’UE, più del 50% del debito lordo delle amministrazioni centrali è denominato in valuta estera alla fine del 2022: Croazia (75%), Bulgaria (71%) e Romania (53%). La maggior parte del loro debito in valuta estera alla fine del 2022 era denominata in euro. La Bulgaria e la Romania non fanno parte dell’area dell’euro e la Croazia ha aderito all’area dell’euro il 1° gennaio 2023, per cui il suo debito è stato rinominato.

Quindi in teoria i paesi europei non avrebbero problemi con la denominazione del proprio debito, essendo denominato nella valuta nazionale. Peccato che la BCE non trovi tra le sue funzioni quella di fornire una forma di garanzia al debito stesso.


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