Da Karl a Carola. Il declino della sinistra è tutto qui (un corsivo di Giuseppe PALMA)

La “sinistra” fucsia e i benpensanti col portafogli al calduccio, pur di attaccare Salvini stanno giustificando il comportamento di chi, in violazione di tutti i principi dello stato di diritto, è arrivata addirittura a schiacciare sulla banchina una motovedetta della guardia di finanza.

Non è disobbedienza, né tantomeno resistenza. È un comportamento funzionale agli scopi del capitale internazionale, che per sopravvivere in un regime di cambi fissi ha bisogno – citando Karl Marx – di un “esercito industriale di riserva“. Manodopera a basso costo avvolta nella bandiera della falsa accoglienza, ancor peggio se travestita da finti scopi umanitari.

In un sistema a 19 Stati in cui non è più possibile intervenire sulla leva del cambio, il recupero in termini di competitività avviene con altri tipi di aggiustamenti: il più efficace è quello della svalutazione del lavoro, cioè la riduzione dei salari e la forte contrazione delle garanzie contrattuali e di legge del lavoratore. Ed ecco come sotto la veste perbenista della finta accoglienza si nasconde la tratta dei nuovi schiavi, manodopera a pochi spiccioli utile a creare concorrenza tra poveri e a ridurre i salari. Il tutto per garantire la sopravvivenza del regime dei cambi fissi e quindi del capitale internazionale.

Chi oggi si atteggia a “partigiano” e difende acriticamente il comportamento di Carola Rackete, altro non è che un “utile idiota” che fa il gioco del capitale finanziario.

Giuseppe PALMA

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“Europa, quo vadis? La sfida sovranista alle elezioni europee“, di Paolo Becchi e Giuseppe Palma, prefazione di Antonio Maria Rinaldi, Paesi edizioni: https://www.amazon.it/Europa-vadis-sovranista-elezioni-europee/dp/8885939104/ref=mp_s_a_1_1?keywords=europa+quo+vadis&qid=1560620131&s=gateway&sprefix=Europa+quo+vadis&sr=8-1