Crisi gas Russo: l’Azerbagian pronto a fornire un po’ di gas in più (tramite il TAP)

ARCHIV: Pferdekopfpumpen zur Eroelfoerderung unweit von Baku, Aserbaidschan (Foto vom 05.10.05). Die ehemalige Sowjetrepublik Aserbaidschan wird aufgrund ihrer Gas- und Oelreserven gerne mit Dubai oder Abu Dhabi verglichen. (zu dapd-Text)
Foto: Sergey Ponomarev/AP/dapd

In una situazione di emergenza l’Europa sta trattando forniture di gas ulteriori anche dall’Azerbaigian come tutela da eventuali rotture diplomatiche con Mosca per le tensioni sull’Ucraina. Attualmente le produzioni di gas naturale azero sono in forte crescita, tanto che recentemente hanno potuto sostituire quelle iraniane verso la Turchia, interrotte a causa di problemi tecnici sui vecchi gasdotti che collegano le due nazioni.Ecco l’andamento della produzione di gas azero:

Al contrario le linee con l’Azerbaigian sono nuove e parte del sistema TANAP – TAP, Trans Adriatic Pipeline, che porta il metano dal paese asiatico sino alla Puglia passando attraverso la Turchia. Una linea di collegamento diretto che rende le forniture molto appetibili perché non legate ai colli di bottiglia portuali del trasporto via mare del LNG, il gas liquefatto.

Si prevede che l’Azerbaigian esporti 19 miliardi di MQ di gas nel 2022. Di questi nove miliardi saranno diretti verso la Turchia e sette verso l’Italia. Però il solo gasdotto Yamal con transito in Bielorussia ha importato in Germania 30 miliardi di MQ nel 2020, quindi la cifra azera, per quanto rilevante, non sarebbe ad ora sufficiente a compensare il transito attraverso uno dei grandi gasdotti che collegano la Germania con la Russia. Quindi, se vuole essere una fonte interessante, l’Azerbaigian deve aumentare la propria produzione in modo molto significativo.

Che potremmo dire: meglio che niente, ma non la soluzione, anche perché il gas nelle riserve europee si sta rapidamente esaurendo, e arriveremo a fine inverno (chi ci arriverà) letteralmente in mutande.