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CRIPTO: LE NORME FINMA PER LE ICO, TON E NEWS.

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Cari amici,

dato che il 2018 si avvia ad essere l’anno delle ICO, ed inattesa che Gibilterra pubblichi le sue proposte di regolamentazione iniziamo ad analizzare le recentissime indicazioni della FINMA relativa ai token launch.

La FINMA è la “Autorità federale di vigilanza dei mercati finanziari”  ed ha emesso un regolamento interessante, anche se non completamente esaustivo, riguardante le ICO. Prima di tuto, cosa che farà piacere ai lettori, le lingue in cui si possono presentare le proposte di ICO o fare domande sono:

  • Tedesco
  • Inglese
  • Francese
  • Italiano

Il che è, per noi italiani, un piccolo apprezzabile vantaggio. FINMA viene a dividere i token in 3 diverse categorie:

  • token di puro pagamento, cioè che possono essere utilizzati solo come puro sistema di pagamento, ad esempio bitcoin, bitcoin cash, DASH, DogEcoin,  etc;
  • token “Di servizio”, cioè che permettono di accedere ad una piattaforma e di godere di determinati servizi, come, ad esempio Bat, Augur, Propy ect;
  • Token collegati ad asset, cioè ad attivi, che possono essere sia di tipo azionario , cioè cpllegati alla partecipazione all’iniziativa in modo diretto, oppure possono essere anche token rappresentativi di beni , quelli che si chiamano ABT.

La FINMA ammette , intelligentemente , che ci possano essere delle posizioni ibride. Ad esempio ethereum ormai è sia un token di servizio per l’accesso agli smart contract, ma è anche accettato come strumento di pagamento. Stellar Lumens anche, dato che stanno sorgendo anche smart contract su quella blockchain. Mecenas ha una natura ibrida fra la cripto di servizio e quella rappresentativa di assets. Oggettivamente, proprio per la natura dei token, hanno tutti una forma parzialmente ibrida, in quanto la loro idea base è quella di poter essere accettata come strumento di pagamento. Per questi motivi la FINMA si riserva di dare un giudizio caso per caso, e chiede una tabella informativa abbastanza approfondita per poter capire quale tipo di criptovaluta si trovi ad affrontare.

Il problema è essenziale per gli organi di controllo soprattutto in relazione al terzo tipo di cripto, cioè quella legata ad asset, perchè in questo caso FINMA obbliga all’applicazione della normativa SESTO , relativa all’ordinamento di borsa, che obbliga chi immette questi token ad essere registrato come entità autorizzata al commercio di derivati (Art 3 Comma 3 SESTO).

Inoltre la FINMA obbliga le ICO a seguire la normative AMLA (anti Money Laundering Act) che obbliga chi raccoglie i fondi ad essere registrato per questa finalità, tranne che non si utilizzi un intermediario autorizzato.

Dopo questa complessa parte giuridica passiamo a parlare di TON. I fratelli Durov starebbero trattando con la SEC ed hanno presentato una serie di domande affinchè in futuro il token TON possa essere venduto legittimamente anche negli USA. Attualmente sono 81 i grandi investitori che hanno già messo i soldi nella ICO, e si parla di una cifra di Pre Ico di circa 500 milioni di dollari.

Intanto VITALIK BUTERIN torna a far parlare di se: da un lato ha affermato che per i risparmi della vita gli asset tradizionali sono sempre più sicuri, dall’altro ha fatto grosse donazioni, sia personamente sia con il fondo Pineapple, a fondazioni benefiche, specialmente quella che cerca di creare un “Archivio internet” del sapere, Vitalik il buono.

BANCA CENTRALE POLACCA CATTIVA: nel giorno in cui il governatore della Banca  Centrale Lettone , membro del consiglio dei governatori della BCE, viene arrestato, si scopre, secondo cointelegraph, che la Banca Centrale Polacca avrebbe finanziato con circa 27 mila euro un video contrario al mondo delle criptovalute sviluppato dal produttore Gamellon . La guerra cripto-banche si fa sempre più calda.

Grazie Mille !

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