Un interessante articolo del sempre ottimo zerohedge mostra i legami fra investimenti della Banca Centrale del Giappone (BoJ). Il QE della BpJ è talmente esteso dall’essersi spinto sino alle azioni in borsa.
Già a dicembre dello scorso anno si era notato come la BoJ fosse intervenuta pesantemente non solo direttamente sulle azioni , ma perfino sugli ETF, operazione che veniva svolta fin dal 2010. L’intervento è stato pesante e, soprattutto, crescente.
In un altro grafico possiamo vedere in modo più diretto come sia legato l’intervento del mercato , soprattutto sugli ETF, e l’andamento dell’indice di borsa.
Tra l’altro è noto, fin dall’anno scorso, che nel 90% delle società quotate al Nikkei la BoJ appare fra i primi 10 azionisti. Ora se volete vedere in modo tangibile cosa succede quando interviene la BoJ vediamo un grafico che collega l’intervento della banca negli ETF e l’andamento del mercato borsistico giapponese.
Come vedete l’influenza della BoJ sull’indice di borsa è molto forte. Anzi fra il 2013 ed il 2017 nei 449 giorni in cui il Nikkei scendeva la BoJ ha comprato più del 50% degli ETF sull’indice di Tokio sul mercato.
Insomma stiamo andando verso il “Banchismo di stato” in Giappone, dove Borsa, Aziende e mezzi di investimento sono in parte rilevante posseduti dalla Banca Centrale. E’ un sistema che funziona ? Lo vedremo, comunque non è peggio dell’austerità permanente ed assoluta imposta all’Italia.
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