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Come dei veri Medici (non ISS) curano il COVID-19 grazie ad una chat

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Una chat di 200 medici di base, nella quale i dottori generici si scambiano esperienze e terapie, si rivela l’arma migliore di qualsiasi Istituto Sanitari della Sanità. Sulla base di uno scambio di conoscenze pratiche sono riusciti a trovare delle terapie, personalizzate, che hanno fatto chi che il numero di pazienti ospedalizzati crollasse al 5%.

Un’intuizione che si è rivelata fondamentale. Grazie a quel confronto virtuale, infatti, è stato formulato un trattamento domiciliare a base di Idrossiclorochina, Azitromicina ed Eparina che ha messo in salvo numerosissimi pazienti Covid. “L’idea di cosa fare con questa malattia a noi è stata preclusa per mesi – ha detto ai nostri microfoni il Dott. Andrea Mangiagalli – i medici di medicina generale erano completamente isolati”.

Una testimonianza che diventa denuncia, quella del medico di medicina generale dell’ASL di Milano: per mesi, infatti, nessuna indicazione è stata data dagli enti ufficiali su cosa fare concretamente contro il virus. Il racconto in questa intervista di Francesco Vergovich e Fabio Duranti. “Alla fine di febbraio, quindi subito, insieme alla collega di Milano Laura Frosali, abbiamo costituito questa chat perché ci eravamo resi conto che questa non era la solita malattia. Abbiamo deciso di radunare lì colleghi per far sì che i medici si confrontassero su quello che stavano facendo.

Ben prima che Aifa autorizzasse l’utilizzo in via sperimentale, siamo arrivati a pensare un trattamento combinato con tre farmaci che sono tutt’ora criticati da più parti, cioè Idrossiclorochina, Azitromicina ed Eparina. Quello che avevamo capito era che il ricovero in ospedale portava pochi benefici e trattare precocemente questi malati a casa era l’arma vincente.

Perchè ISS e le varie autorità non ascoltano le loro esperienze? A no, loro aspettano il vaccino. nel frattempo la gente muore, così come l’economia italiana.


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