Cina: scoperto grande giacimento di gas naturale nel Mar Cinese Meridionale

La Cina ha confermato la scoperta di un importante giacimento di gas nel Mar Cinese Meridionale, secondo i media statali, denominato Lingshui 36-1. Si stima che il giacimento contenga più di 100 miliardi di metri cubi di gas naturale e che sia il primo “giacimento di gas ultra-sottile in acque ultra-profonde” al mondo, ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale cinese Xinhua.

L’ultima “importante scoperta esplorativa” era stata annunciata a giugno dalla China National Offshore Oil Corporation (CNOOC) e mercoledì è stata esaminata e registrata dalle autorità statali. Il rapporto non ha specificato l’esatta posizione del giacimento, limitandosi a dire che si trova nelle acque a sud-est di Hainan, la provincia insulare più meridionale della Cina, ma carte geologicche confermano che si tratta di un’area di mare non lontana dall’isola cinese.

La Cina rivendica la quasi totalità del Mar Cinese Meridionale con una “linea a nove linee”, mentre il Vietnam, le Filippine, la Malesia, il Brunei e Taiwan hanno rivendicazioni sovrapposte. Il giacimento si aggiunge alle riserve geologiche di gas naturale individuate dalla Cina nel Mar Cinese Meridionale, ricco di risorse, e nei bacini al largo dell’isola di Hainan e della foce del Fiume delle Perle, superando i mille miliardi di metri cubi. Quotidiano, dal lunedì al venerdì Newsletter China at a Glance

“Il giacimento di gas Lingshui 36-1 si trova nel Mar Cinese Meridionale occidentale, con una profondità media dell’acqua di circa 1.500 metri”, ha dichiarato CNOOC a giugno, “il principale giacimento di gas è la Formazione Ledong del Quaternario, con una profondità media di interramento di 210 metri.

Il giacimento è stato testato per produrre oltre 10 milioni di metri cubi al giorno di gas naturale a flusso aperto”. La dichiarazione della CNOOC citava anche Zhou Xinhuai, presidente e amministratore delegato della società, secondo cui “il Mar Cinese Meridionale è stata una regione importante per la società per incrementare le riserve e la produzione di gas naturale”. Il successo del test di Lingshui 36-1 espande ulteriormente la base di risorse per lo sviluppo di una regione di gas da un trilione di metri cubi nel Mar Cinese Meridionale”. “La società continuerà a intensificare l’esplorazione e lo sviluppo delle risorse di idrocarburi nel Mar Cinese Meridionale e a potenziare la nostra capacità di approvvigionamento energetico”.

La Cina è il più grande importatore di gas naturale al mondo, con una spesa di circa 64,3 miliardi di dollari per 120 milioni di tonnellate di gas liquefatto e per tubi nel 2023. La scoperta di grandi riserve rappresenterebbe una spinta alla sicurezza energetica del Paese, ma lo sviluppo di petrolio e gas nel Mar Cinese Meridionale dovrebbe affrontare rischi diplomatici e politici da parte di rivendicazioni rivali. Nel 2014, l’operazione della piattaforma petrolifera Ocean Oil-981 della CNOOC in un’area contesa vicino alle isole Paracel ha scatenato diffuse proteste anticinesi in Vietnam.

Pechino ha anche cercato di fermare lo sviluppo unilaterale di petrolio e gas nel Mar Cinese Meridionale da parte di altri Paesi. Secondo quanto riferito, le navi della guardia costiera cinese hanno interrotto le operazioni dei progetti di gas della Malesia e negli ultimi anni le navi cinesi e vietnamite hanno avuto ripetuti scontri per le operazioni di trivellazione petrolifera di Hanoi nella contesa Vanguard Bank.

Il raggiungimento di un accordo corretto e universalmente accettato sul Mar Cinese Meridionale potrebbe permettere lo sfruttamento delle ingenti risorse energetiche che si trovano nell’area.