Seguici su

Attualità

CINA: RIBASSO DEL TASSODI RISERVA BANCARIA. UN MARE DI TITOLI DA COMPRARE…

Pubblicato

il

La Banca Centrale Cinese (PBOC) ha comunicato alle banche di aver abbassato di 50 punto base (0,5%) l’indice minimo di capitalizzazione bancaria, allargando quindi la possibilità delle banche di effettuare prestiti commerciali.

Il tasso è stato calato dal 13% al 12,5%, tornando ai livelli del 2008 quando, al guiungere della crisi finanziaria, la Cina lanciava la sua economia con una politica molto espansiva.

Questa mossa viene a compensare la richiesta alle banche commerciali di ridurre dello 0,2% i tassi di interesse nei confronti dei clienti, con il passaggio come tasso di riferimento dal tasso ad 1 anno al tasso Loan Prime Rate, una sorta di LIBOR cinese. Quindi alle banche da un lato si è ridotto il margine di intermediazione, ma dall’altro si è allargata la possibilità di concedere prestiti: meno guadagno, ma su una base più ampia.

La scelta della PBOC è, diciamo, consigliata dal fatto che nel 2020 ci si attende una quantità record di titoli municipali in scadenza da rinnovare, quindi meglio che le banche siano ben dotate di risorse finanziarie:

Un eventuale carenza di liquidità farebbe schizzare alle stelle i tassi di riferimento interbancari in un momento in cui questi sono già abbastanza elevati.

Siamo già al massimo del 2019, ed i tassi interbancari molto alti significano tassi di rifinanziamento dei titoli pubblici, privati e dei prestiti elevati. Questo non è desiderabile perchè da un lato si mettono in difficoltà le municipalità e le amministrazioni locali, oltre alle società, dall’altro si provoca un effetto di rallentamento in un momento in cui l’andamento economico globale richiederebbe l’esatto contrario.


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito