Seguici su

Attualità

Cina: nel 2024 si laureeranno 11,79 milioni di giovani. Una sfida enorme per il mercato del lavoro

Pubblicato

il

Il mercato del lavoro cinese è destinato ad affrontare una rinnovata sfida il prossimo anno, con un numero record di studenti universitari in procinto di laurearsi, con molti analisti che si chiedono come il mercato del lavoro potrà assorbire un tal numero di nuovi lavoratori qualificati in questo momento.

Si prevede che il numero di laureati raggiungerà gli 11,79 milioni l’anno prossimo, ha dichiarato martedì il Ministero dell’Istruzione, con un aumento di 210.000 rispetto a quest’anno. Il problema è che la crescita economica è incerta e disomogeenea dopo il Covid e vi sono dei forti dubbi che questi lavoratori potranno essere facilmente assorbiti.

I laureati cinesi hanno superato per la prima volta i 10 milioni nel 2022, ma ora entrano in un mercato in cui il 21% dei giovani non ha un lavoro :

Il tasso di disoccupazione per la fascia di età compresa tra i 16 e i 24 anni è rimasto a un livello elevato, toccando il livello record del 21,3% a giugno prima che Pechino sospendesse la pubblicazione dei dati, citando la necessità di migliorare e ottimizzare ulteriormente l’indagine.

“Le aziende inevitabilmente ridurranno le loro esigenze di assunzioni, per ridurre i costi del lavoro nelle attuali incertezze economiche, in particolare i giovani laureati inesperti”, ha affermato Mao Yufei, ricercatore associato presso il China Institute for Employment Research. In un momento in cui il settore dei servizi si trova ad affrontare varie difficoltà e mentre le fabbriche sono a corto di manodopera, i giovani generalmente preferiscono i lavori dei colletti bianchi a quelli degli operai, con questo squilibrio strutturale che esacerba i problemi occupazionali, ha aggiunto Mao.
Le università dovrebbero, secondo Mao, utilizzare appieno Internet per fornire ai laureati informazioni aggiornate sul lavoro e costruire più piattaforme per fornire corsi di pianificazione della carriera.

Oltre a rafforzare i settori avanzati e hi-tech, Pechino dovrebbe anche aumentare gli sforzi per rivitalizzare il settore privato per liberare il potenziale di nuovi posti di lavoro, ha detto la settimana scorsa Haibin Zhu, capo economista cinese e capo della ricerca economica sulla Grande Cina presso JPMorgan. I servizi, non solo quello high tech, sono il settore che maggiormente è in grado di assorbire questa forza lavoro, a fronte di un settore industriale sempre più automatizzato e di servizi High Tech che hanno dei limiti di espansione esterna e minacciati dalla AI.

Sarebbe poi necessario dare una forte spinta alla piccola e media impresa, spingendo quindi l’imprenditoria giovanile, ma questo sembra in contrasto con un governo centrale sempre più desideroso di raggiungere il controllo sull’economia. Il dirigismo di Xi mal si accopia con la necessità di garantire una maggiore libertà economica per i neo laureati.

Il rischio è che questi ragazzi, invece che unirsi alla parte vitale della società, si arrendano, si lascino andare, facciano il minimo, secondo la filosofia del “Bai Lan”, “Laciarsi marcire”; non partecipando alla crescita economica del paese e diventandone una parte completamente passiva. Una cosa che il PCC non può permettersi.

 

 


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento