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Cina: inflazione solo esterna. Non è che c’è una recessione nascosta?

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I dati che ci arrivano dalla Cina, quelli delle rilevazioni ufficiali, dal PIL, all’inflazione, sono da prendere sempre con un po’ di cautela, soprattutto in questo caso in cui i costi esterni, quelli interni e quelli industriali sembrano divergere.

Iniziamo dall’inflazione: il tasso d’inflazione annuale della Cina è salito al 2,7% nel luglio 2022 dal 2,5% di giugno, rispetto alle previsioni del mercato del 2,9%. Si è trattato dell’aumento più rapido dei prezzi al consumo dal luglio 2020, dovuto principalmente a un’impennata dei prezzi dei generi alimentari, con il costo della carne di maiale che è rimbalzato bruscamente dopo un taglio della capacità produttiva e una forte ripresa della domanda. I prezzi degli alimenti sono aumentati del 6,3% (2,9% a giugno), il massimo da 22 mesi. Nel frattempo, l’inflazione non alimentare ha subito un netto rallentamento (1,9% vs 2,5%), con i costi che hanno continuato a crescere per i trasporti e le comunicazioni (6,1% vs 8,5%), l’abitazione (0,7% vs 0,8%), l’istruzione, la cultura (1,5% vs 2,1%), i beni e servizi per la casa (1,4% vs 1,5%), l’abbigliamento (0,7% vs 0,6%) e l’assistenza sanitaria (0,7% vs 0,7%). La Cina ha fissato un obiettivo di CPI intorno al 3% per quest’anno, lo stesso del 2021. Su base mensile, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,5% a luglio, il massimo degli ultimi cinque mesi, in linea con il consenso del mercato, e dopo una lettura piatta a giugno.

Notiamo la precisione con cui l’inflazione cinese si mantiene al di sotto degli obiettivi del governo, il 3%, Una precisione un po’ sospetta. Comunque proseguiamo

L’inflazione cinese sembra sotto controllo, ma quella “Core”, al netto dei costi energetici e del cibo è molto bassa

Su base annua la Core è pari a -0,4% . Una core negativa è indice di un’economia in forte rallentamento, se poi vediamo i costi alla produzione

In questo caso l’inflazione su base annua è pari al 4,1%, ma NON viene trasmessa ai consumatori.

Quindi in Cina abbiamo:

  • un’inflazione curiosamente bassa;
  • una core negativa su base annua
  • una alla produzione molto più alta di quella al consumo, che indica una mancata trasmissione della stessa e una riduzione dei margini alla produzione.

Questo ci fa pensare a un rallentamento economico maggiore di quanto si possa vedere nelle statistiche comunque non positive, legate al PIL:  Purtroppo non è facile avere un’idea completa e precisa dell’economia cinese, per cui dobbiamo accontentarci di queste indicazioni indirette.

 


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