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Cina: i profitti aziendali calano del 20% rispetto all’anno precedente

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La ripresa cinese non è esattamente come dovrebbe essere, soprattutto per le aziende. I profitti delle imprese industriali cinesi sono scesi del 20,6% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 2.032,88 miliardi di CNY nel primo quadrimestre del 2023, tra l’indebolimento della ripresa economica, la debolezza della domanda e la pressione sui margini.

Il calo ha fatto seguito al crollo del 21,4% del periodo precedente e del 4% del 2022, con una contrazione dei profitti sia nelle imprese statali (-17,9% rispetto al -16,9% di gennaio-marzo) che nel settore privato (-22,5% rispetto al -23,0%).

Tra i 41 settori industriali esaminati, 27 hanno registrato perdite: fusione e laminazione di metalli ferrosi (-99,4%), petrolio, carbone (-87,9%), prodotti chimici (-57,3%), fusione e laminazione di metalli non ferrosi (-55,1%), computer, comunicazioni e apparecchiature elettroniche (-53,2%), lavorazione di prodotti agricoli e alimentari (-23,0%). 2%), lavorazione di prodotti agricoli e alimentari (-36,3%), tessile (-30,2%), prodotti minerari non metalliferi (-27,4%), industria di estrazione e lavaggio del carbone (-14,6%), produzione di attrezzature speciali (-7,4%) e industria di estrazione di petrolio e gas naturale (-6,0%).

Ecco il grafico relativo:

Evidentemente la lentezza della crescita mondiale sta colpendo anche la Cina e la maggiore concorrenza sul mercato interno ed estero impedisce alle aziende di incrementare i margini. Questo avrà delle conseguenze anche sui valori di borsa cinesi, per la difficoltà di garantire un’adeguata remunerazione al capitale. Però sicuramente la PBOC cercherà di porre rimedio a questa situazione.

 


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