Cina ed Europa decideranno la domanda globale di GNL nel 2024

Cina ed Europa guideranno l’aumento della domanda di gas naturale liquefatto quest’anno, secondo le previsioni di TotalEnergies. “Il GNL ha continuato a crescere, con la Cina che è tornata sul mercato ma non ancora ai livelli del 2021”, ha dichiarato Thomas Maurisse, VP di Asia Exploration & Production, in occasione di un evento del settore, come riportato da Reuters.

“Con l’Europa… si tratta di un mercato nuovo e grande, la domanda continuerà a crescere. Allo stesso tempo, le nuove capacità non entreranno in funzione nel breve periodo e quindi continueranno a esercitare una certa pressione sui prezzi e sulla volatilità”.

L’ultima parte delle previsioni potrebbe essere meno certa della prima: la Commissione Europea ha recentemente dichiarato di voler tenere d’occhio il consumo di gas e di volerlo contenere il più possibile. Questo sarà semplice se non ci sarà crescita economica, ma potrebbe essere impossibile se l’economia europea si riprendesse.

All’inizio di questa settimana, la Commissione Europea ha proposto che gli Stati membri dell’UE continuino ad adottare misure volontarie per mantenere una riduzione collettiva del 15% della domanda di gas rispetto alla media quinquennale fino a marzo 2022, in quanto il blocco cerca di continuare a stabilizzare la propria fornitura di energia e gas.

Ciononostante, TotalEnergies è l’ultima major del settore energetico a prevedere un futuro roseo per il gas naturale. All’inizio di questo mese, la società petrolifera Shell ha dichiarato di prevedere un aumento della domanda di GNL del 50% negli anni fino al 2040. Secondo Shell, la crescita della domanda sarà guidata dalla Cina e da tutta l’Asia, poiché le economie emergenti della regione passeranno dal carbone al gas naturale per alimentare le loro economie.

La domanda di GNL ha iniziato a crescere negli ultimi tempi a causa dell’abbassamento dei prezzi, a sua volta determinato dall’indebolimento della domanda nei principali mercati asiatici ed europei. La domanda asiatica è particolarmente sensibile ai prezzi del GNL, in quanto ha mezzi finanziari più deboli rispetto agli acquirenti europei. Come hanno dimostrato gli ultimi due anni, basta un’impennata dei prezzi perché molti acquirenti asiatici ripensino al loro appetito per il GNL. Inoltre diversi paesi non hanno abbandonato il carbone e il Giappone sta lentamente riavviando la propria produzione d’energia nucleare.