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Cina: cade la domanda di nuove abitazioni, nonostante gli stimoli

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Continuano i problemi per il settore immobiliare cinese, che ora è diventato un elemento noin di crescita, ma di rallentamento per l’economia del paeseò. I prezzi medi delle nuove case nelle 70 principali città cinesi sono diminuiti dello 0,1% su base annua nel maggio 2022, invertendo la tendenza rispetto al +0,7% del mese precedente. L’ultimo dato rappresenta il primo calo dei prezzi delle nuove case da settembre 2015, in quanto le restrizioni COVID-19 più severe hanno intaccato la fiducia degli acquirenti nel mercato immobiliare. Tra le città più grandi della Cina, i prezzi sono scesi ulteriormente a Tianjin (-1,4% rispetto al -0,3% di aprile), mentre aumenti più contenuti sono stati registrati a Chongqing (3,9% rispetto al 6,1%), Guangzhou (1,0% rispetto al 2,0%) e Shanghai (3,4% rispetto al 3,8%). Nel frattempo, i prezzi sono rimasti invariati a Shenzhen (3,9%), mentre sono leggermente aumentati a Pechino (5,9% contro 5,8%). Su base mensile, i prezzi delle nuove case sono scesi dello 0,1% a maggio, il secondo mese consecutivo di calo, dopo un calo dello 0,2% ad aprile.

Si può notare dal successivo grafico che il calo è stato unico, per dimensioni, negli ultimi anni. Praticamente non si vedeva una situazione simile dalla grande crisi finanziaria

Secondo S&P Global, i mutui immobiliari in Cina sono pronti a risalire dopo le misure di allentamento mirate e dopo l’allentamento delle misure Covid-19 prese nel paese.

Le ultime misure adottate dal Paese per aiutare gli acquirenti di case sono state concepite per stimolare la domanda di mutui, proteggendo al contempo le banche dal rischio di insolvenza dei costruttori.

“La crescita dei mutui per l’acquisto di abitazioni, che rappresentano circa un quinto del totale dei prestiti bancari in Cina, è destinata a riprendere dopo il rallentamento degli ultimi mesi”, ha dichiarato S&P.

“Il governo ha alleggerito i costi dei mutui attraverso una riduzione dei tassi di interesse, ha allentato alcune regole sulla proprietà di più immobili e ha esortato le banche a concedere più prestiti agli acquirenti di case”.

Il mercato immobiliare costituisce una parte rilevante della ricchezza dei cinesi, per cui il governo non la può ignorare, anzi cerca di sostenerla per quanto possibile, ma la crescita è rallentata da tre fattori:

  • le politiche Covid di lockdown stretto, che rendono complesse le vendite e scoraggiano gli acquirenti;
  • l’andamento demografico decrescente che sicuramente non incentiva la nuova domanda;
  • la divisione fra appartamenti “Nuovi” e “Usati”, con differenze di prezzo non giustificabili, in un mercato che invece necessiterebbe ristrutturazioni.

Non basteranno i mutui a risullevarlo.


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