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CIA sempre più disperata, beffata da Putin?

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La potente deputata americana repubblicana Marjorie Taylor Greene rispondendo su Twitter alle notizie sulle truppe mercenarie di Wagner, che si dirigevano verso Mosca nel presunto tentativo di rovesciare Putin, aveva prospettato che dietro a questa ambiziosa operazione ci fosse la CIA. Tuttavia la compagnia militare privata Wagner guidata dall’ex chef di casa Putin Evgene Prigozhin, secondo molti non avrebbe mai avuto alcuna intenzione di arrivare a Mosca, e questa situazione, ormai sempre più chiara a tutti, rivela la disperazione della CIA e dell’Amministrazione Biden in questo momento storico.  La decisione di Prigozhin di fare marcia indietro è arrivata subito, dopo aver negoziato con il presidente bielorusso Lukashenko per pochissime ore. Per capire cosa sta succedendo dobbiamo entrare nella lotta di potere tra Prigozhin e il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, vera o recitata che sia.  A marzo 2022  Shoigu e la sua squadra di gerarchi militari commisero, secondo Prigozhin, un uomo fedelissimo di Putin, alcuni errori e questo personaggio divenne perciò un forte critico di Shoigu. Prigozhin successivamente ottenne successo a Bakhmut con la sua brigata Wagner presentandosi agli occhi di Putin come un leader militare migliore di Shoigu. La contrapposizione tra i due è stata motivo di sconcerto, perché non si capiva il motivo per il quale Putin non risolvesse la situazione mettendo fine alla rivalità.

 

Secondo alcune fonti russe è acclarato che  Shoigu ostacolò Prigozhin limitando le forniture di munizioni nel corso della battaglia di Bakhmut con delle conseguenti perdite del Gruppo Wagner e una forte reazione nervosa da parte di Prigozhin. Questo scontro fu realtà o apparenza? Nei mesi scorsi circolò un video in cui Prigozhin attaccava Shoigu e la leadership militare russa. In molti pensarono che Prigozhin fosse una sorta di critico stimolante dei capi militari russi voluto, ovviamente, proprio da Putin. Ed infatti alla fine le consegne di munizioni ci furono e la vittoria a Bakhmut fu raggiunta, ma lo sfogo del video di Prigozhin sembrava essere stato  controproducente per lui, dato che il Cremlino e gli alti leader politici di Mosca lo avevano descritto come una mina vagante di cui non ci si poteva fidare, e perciò isolato. Prigozhin nei mesi scorsi invece di stare zitto ci mise del suo,  prevedendo pubblicamente una massiccia perdita per l’esercito russo il quale, secondo lui non era pronto per la temibile controffensiva ucraina, che pochi giorni fa abbiamo scoperto essere stata totalmente ridicola.

La scorsa settimana  l’Esercito russo respingeva  la controffensiva ucraina molto più debole del previsto, con una mano in tasca e l’altra a reggere un bicchiere di vodka,  come se qualcuno della CIA confidasse che  Prigozhin potesse esser sempre più isolato e una mina esplosiva. L’ex chef di Putin da settimane si era messo in un angolo e il suo tempo sembrava finito perché Shoigu e i suoi generali avevano consegnato una grande vittoria al Cremlino. Il tentativo  di Prigozhin, quindi,  cosa può essere stato? Per alcuni è stato un atto di disperazione personale procurato dalla CIA sobillatrice a seguito della sconfitta politica nella lotta di potere per il predominio al vertice dell’Esercito russi, il secondo al Mondo. Secondo altri, tra cui mi annovero anche io, è stata tutta una farsa messa in atto sotto la regia di Vladimir Putin, il politico più intelligente e calcolatore vivente oggi nel Mondo. Prigozhin è una pedina del Presidente russo, che lo ha fatto andare sulle montagne russe all’inizio per stimolare i suoi militari con una voce pungolante critica e competitiva, e poi per alimentare un’escalation di tensioni prendendosi pure gioco della CIA e dei leader occidentali in maniera divina. I media occidentali hanno affermato che l’impresa della Wagner era un tentativo di colpo di stato contro Putin, e lo hanno affermato perché i servizi segreti, CIA e Mossad in testa,  avvaloravano questa possibilità. Che sciocchezza! La popolarità di Putin tra le èlite di Mosca e Sanpietroburgo oltre che tra il popolo della Russia è così alta che nessuno potrebbe pensare di poterlo scalzare, soprattutto non potrebbe farlo un ex chef  da sempre molto vicino a Putin, a cui deve sia l’ascesa sociale sia la posizione oligarchica. Tuttavia postulato che l’ex chef abbia il cervello divorato dal livore misto all’ambizione di scalzare Putin, come potrebbe farlo senza popolarità, legittimità in Russia e nel Mondo non occidentale, ma  soprattutto senza l’appoggio dei vertici militari russi, che come vi ho spiegato lo detestano?

La conflittualità tra Prigozhin e Shoigu è stata ufficialmente sgradita al Cremlino, ma in realtà a me è sembrata sempre una mossa di distrazione di intelligence per far apparire Putin debole e far cadere nella trappola la CIA. Facciamo attenzione: Vladimir Putin e Yevgeny Prigozhin in poche ore ieri avrebbero raggiunto un accordo negoziato con l’intercessione di Lukashenko, mentre dei veicoli della Wagner si stavano avvicinando a Mosca, ma come rivelano molti video, chi li guidava non aveva idea del motivo per il quale stessero andando nella capitale. Ieri il famoso hacker  Kim Dotcom ha  lasciato intendere che il capo della Wagner, Prigozhin, avrebbe  ricevuto 6 miliardi di dollari dalla CIA per organizzare questo colpo di stato, ma in realtà avrebbe avvertito il suo ex datore di lavoro e poi privilegi (Putin). Qualcuno dice che la Wagner è un esercito di mercenari con un nome antirusso, ma in realtà è una creazione di Putin, un uomo che sa come si fa spionaggio e controspionaggio, e che quindi non svela certo le sue carte, anzi le usa per creare esche finalizzate ad alzare il piatto e tramortire gli avversari con dei bluff fiaccanti il morale e spezzanti le gambe. Il disastro della CIA è stato pacifico, perché non solo ha schiantato per scelta una controffensiva ucraina puntando sul colpo di stato, ma ha anche rafforzato l’esercito di mercenari di Putin regalando loro 6 miliardi di dollari e  posizionandoli a pochi chilometri da Kiev, ma soprattutto ha messo in situazione di difetto nel diritto internazionale l’Amministrazione Biden, oggettivamente  protagonista di un tentativo di colpo di stato ai danni di una potenza nucleare di pari valore a quella USA, anche in seno all’ONU.

È di tutta evidenza che dopo questa ultima mossa l’Occidente dovrà disfarsi delle sue élite e dei suoi sistemi di governo del Mondo, buttandosi per forza nelle braccia di Donald Trump.  In conclusione e nel frattempo mi offro pure io come mercenario alla CIA! in veste di capo della brigata Puccini, sono disponibile a incassare 6 miliardi per fare un colpo di stato in Russia questa estate, seguito da uno a scelta, della collezione autunno-inverno, in Iran o Cina. Per tutti e tre i colpi di stato e non solo due, special price 9 miliardi e 999 milioni, pagamento anticipato. Colpo di stato in Serbia con strage in piazza a Belgrado compresi in omaggio, solo per oggi alla CIA, se mi chiamasse tra le prime 10 telefonate.


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