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Cessione del quinto: come funziona e quali soggetti possono richiederla

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Chi ha bisogno della liquidità necessaria per poter mettere in pratica un progetto oppure per affrontare una spesa più o meno imprevista ha la possibilità di scegliere tra diverse formule di prestito. Con un finanziamento è infatti possibile ottenere le somme di cui si ha bisogno, dilazionando nel tempo l’esborso di denaro, che in questo modo diventa più gestibile.

Con i prestiti personali l’importo erogato viene accreditato sul conto del richiedente, che ha la possibilità di utilizzarlo come meglio crede. Rientra in questa categoria di finanziamenti anche la cessione del quinto, che però si distingue dalle altre formule per alcune particolarità. Vediamo come funzione e chi può richiederla.

Chi può richiedere la cessione del quinto: categorie ammesse e requisiti

La cessione del quinto è un finanziamento riservato ad alcune categorie, che può essere richiesto per una serie di bisogni che possono riguardare la vita privata o quella familiare. Trattandosi di un prestito non finalizzato, il richiedente non deve specificare all’istituto erogante come utilizzerà i soldi, ma le banche e le finanziarie, in base ai soggetti che la richiedono hanno comunque predisposto soluzioni personalizzate.

Per poter ottenere il finanziamento è necessario appartenere ad una delle tre categorie ammesse, ovvero:

  • Dipendenti pubblici e statali.
  • Pensionati.
  • Dipendenti privati che lavorano per aziende che occupano almeno 16 dipendenti.

Ma non basta rientrare in queste categorie, infatti è necessario presentare anche ulteriori requisiti.

Per quanto riguarda i dipendenti, è necessario che siano residenti in Italia, che abbiano un contratto di lavoro a tempo indeterminato e che abbiano un’età compresa tra i 18 ed i 63 anni. I pensionati invece, per poter richiedere il prestito, devono ricevere una pensione superiore al trattamento minimo stabilito dalla legge e devono avere non più di 90 anni alla fine del piano di rimborso (anche se alcune banche stabiliscono limiti anagrafici differenti).

Come funziona il prestito

Le somme ottenute con la cessione del quinto vengono restituite in un modo particolare. Le rate vengono pagate alla banca o alla finanziaria che ha concesso il finanziamento dal datore di lavoro o dall’istituto che eroga la pensione, che trattengono il relativo importo dallo stipendio o dall’assegno pensionistico.

L’importo della rata può arrivare fino ad un quinto dello stipendio o della pensione e rimane fissa per l’intera durata del rimborso. L’importo massimo che si può ottenere quindi dipende soprattutto dall’entità dello stipendio, anche se poi influiscono altri fattori come l’età del richiedente, il TFR accumulato, l’anzianità di servizio e la durata del finanziamento. A proposito della durata, il piano di ammortamento può durare minimo due anni e massimo dieci anni.

I vantaggi della cessione del quinto dello stipendio o della pensione

Il prestito con cessione del quinto è uno dei più apprezzati e richiesti in Italia. Oltre alla comodità delle rate pagate dal datore di lavoro/ente pensionistico, la formula presenta altri vantaggi. Innanzi tutto può essere richiesto senza offrire ulteriori garanzie anche da chi in passato ha avuto qualche problema di solvibilità e per questo fa fatica ad ottenere altri finanziamenti.

Il fatto che le rate vengano pagate da chi eroga il reddito e la presenza di un’assicurazione obbligatoria che mette al sicuro la banca in caso di morte o di perdita dell’impiego, gli istituti eroganti sono più flessibili e concedono il prestito anche a cattivi pagatori e protestati. E poi c’è il vantaggio rappresentato dalla convenienza.

I tassi di interesse applicati sono in genere più bassi rispetto a quelli che caratterizzano altri tipi di prestito personale. Inoltre, i pensionati ed i dipendenti pubblici possono beneficiare delle convenzioni stipulate dalle banche con l’INPS e con i ministeri di riferimento; grazie a questi accordi le condizioni diventano ancora più vantaggiose.


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