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Cartolarizzare i crediti del 110%? E allora perché non renderli trasferibili su girata?

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Il recente decreto del governo ha affrontato solo metà del problema del 110%: se ne ha praticamente bloccata la crescita, nello stesso tempo non ha assolutamente risolto il problema del passato. Ci sono, secondo quanto riporta ItaliaOggi, 105,5 miliardi di euro nei cassetti fiscali delle aziende, bloccati, mentre ne sono stati compensati solo 6,6 miliardi. Una quantità minima rispetto a quello che giace nei cassetti fiscali intonso. Che cosa devono fare le aziende che li hanno in pancia e che vedono quindi drenate le proprie risorse finanziarie: questo le mette in ginocchio, incapaci di iniziare nuovi cantieri e spesso senza le risorse per far fronte alle spese ordinarie.

Il decreto non fornisce una soluzione a questo problema, che rischia di portare al fallimento decine di migliaia di aziende e cancellare altrettanti posti di lavoro. Bisogna trovare una nuova soluzione, e una delle più discusse è quella di “Cartolarizzare” i crediti, trasformandoli in titoli di stato e permettendone quindi la cedibilità.

Sarebbe una idea non ottimale, perché incrementerebbe il debito, ma potrebbe essere migliorata con qualche suggerimento che ne permetta l’utilizzo senza che questo sia eccessivamente oneroso. Attualmente, a valore di mercato, un BTP decennale rende, e costa, il 4,4%. Un costo che sarebbe meglio evitare o ridurre.

Quali soluzioni potrebbero essere utilizzate?

  • permettere la compensazione del titolo con i debiti fiscali, facilitandone l’uso e quindi la domanda;
  • prevedere la non tassazione a ritenuta del redimento del titolo;
  • permettere il trasferimento a girata del titolo di stato fra privati.

Soprattutto quest’ultimo punto, semplificandone la cessione, permetterebbe di aumentarne l’accettazione fra i privati e ne ritarderebbe il più possibili l’incasso. La tracciabilità, con le moderna tecnologie informatiche, non è più un problema: basta la dematerializzazione e il caricamento su wallet ad hoc, il cui trasferimenti sarebbe comunicato agli enti di controllo per la verifica della girata. In questo modo anche i dubbi su un suo eventuale utilizzo non lecito verrebbero ad essere cancellati. Il risparmio sarebbe anche legato alla possibilità di gestire questi titoli al di fuori del sistema bancario e dei suoi portafogli titoli, non gratuiti.

Questo suggerimento sarà seguito? Non lo sappiamo, ma, perché no?

 


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