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Caccia ai carri armati russi in Ucraina

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La distruzione di carri armati russi in Ucraina

La distruzione di carri armati russi in Ucraina

La visione di una colonna di 60 km di carri armati diretti a Kiev ci ricorda quanto accaduto durante la II Guerra Mondiale, quando i tedeschi si trovarono al posto degli ucraini nel respingere i T34 russi.  Pensavamo che quelle fossero immagini del passato e invece questo è proprio ciò che accade oggi. Gli ucraini, non disponendo di aerei controcarro e da caccia, chiedono che anche gli aerei russi restino a terra. Ma questo non è possibile, se si vuol circoscrivere il conflitto.

Le memorie di guerra di Hans Ulrich Rudel (1916-1982) intitolate “Pilota di Stuka” ci riportano a quei tragici giorni, dato che il terreno di caccia ai carri era proprio lo stesso, sul Mar Nero e in Ucraina. L’introduzione è del pilota britannico, ed eroe di guerra, Douglas Bader (1910-1982). 

I nomi che appaiono nelle avvincenti pagine del suo libro sono gli stessi che oggi vediamo sfilare in televisione, sotto all’attacco russo.

Rudel con il suo Stuka controcarro ottenne risultati strabilianti, più di 500 carri distrutti, l’affondamento della corazzata Marat e di due incrociatori, ma alla fine neppure lui poté nulla contro al grande numero di carri armati che la Russia riusciva a produrre nelle proprie fabbriche poste negli Urali.

Perché la Germania attaccò la Russia? Fu per motivi ideologici, come dicono tutti gli storici contemporanei? Rudel ci dà una versione differente. 

Secondo Rudel l’attacco all’Unione Sovietica, fu scatenato da Hitler nella certezza che i russi si stessero preparando ad attaccare l’Europa. Nel libro egli racconta di aver visto con i propri occhi, in volo con il suo aereo, delle enormi installazioni militari non ancora completate, subito oltre il confine e che erano di tipo offensivo: campi d’aviazione, centri di smistamento operativo, caserme e via dicendo. Si stavano preparando a invadere l’Europa, dopo aver usato la Germania come un rompighiaccio, ma erano stati battuti sul tempo.

Una notevole voce a favore della tesi du Rudel è quella di Viktor Suvorov, ex ufficiale del KGB, fuggito a Londra nel 1978 e autore del libro “Il Rompighiaccio” il quale ha dichiarato : “La Russia è ugualmente responsabile per la seconda guerra mondiale, come la Germania nazista, ma Stalin era uno stratega migliore di Hitler. L’aggressione russa contro alla Polonia, del 17 settembre 1939 non incontrò alcuna reazione da parte dell’Occidente e furono accettate le spiegazioni sulla ‘liberazione dell’Ucraina e della Bielorussia” sottolinea Suvorov.


Rudel spiega dove vanno colpiti i carri armati

Nell foto Rudel dice dove va colpito un carro T34


 

“Secondo la propaganda, la Russia era un paese pacifico che non attaccava nessuno, ma si difendeva soltanto. Sono tutte sciocchezze. L’Unione Sovietica vi prese parte dal 23 agosto 1939, quando firmò un patto con la Germania per dividersi la Polonia. Due criminali si sono divisi l’Europa”.

Suvorov pensa che il leader russo avesse già pianificato la conquista dell’Europa alcuni anni prima e che il patto Ribbentrop-Molotov fu da lui escogitato per provocare una guerra tra la Germania  e le potenze occidentali, che a sua volta avrebbe aperto la possibilità di una facile conquista dell’Unione Sovietica. Nonostante la dichiarazione di guerra a Hitler da parte di Francia e Regno Unito il 3 settembre 1939, non seguirono vere e proprie azioni militari, ma alla fine accadde proprio ciò che Stalin aveva pianificato. 

“Hitler perse la guerra quando fu firmato il patto Molotov-Ribbentrop, perché la Germania non poteva vincere combattendo su due fronti”. Suvorov spiega che l’invasione russa della Polonia abbia avuto luogo solo il 17 settembre, e non prima, era perché Stalin aspettò di vedere se ci sarebbe stata una guerra tra la Germania, la Francia e il Regno Unito. “Secondo il suo piano, la Russia doveva attaccare la Polonia non appena i tedeschi l’avessero fatto.

Quando Hitler iniziò la guerra contro la Polonia, Stalin disse che non era ancora pronto e aspettò. Quando la Gran Bretagna e la Francia dichiararono guerra al Terzo Reich, Stalin stava ancora aspettando. Aspettò e aspettò il più a lungo possibile, ma quando i soldati tedeschi occuparono Varsavia, Leopoli e Brest, non poteva più aspettare, temendo che avrebbero preso il controllo di tutta la Polonia, e solo allora intervenne anche la Russia” sottolinea  Suvorov.


Il pilota di stuka

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La Russia attaccò la Polonia e la Finlandia nel 1939, e nel 1940 l’Estonia, la Lettonia, la Lituania e la Romania, cioè ha attaccato tutti i suoi vicini a Ovest. Eppure Stalin sosteneva che quella fosse  una liberazione dal capitalismo.

Dopo la guerra, il libro di Ulrich Rudel restò proibito per molto tempo in Germania e fu pubblicato per la prima volta in Irlanda. Resta un avvincente testo di storia, che si legge come un romanzo d’avventura.

Angelo Paratico

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