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CARO PREMIER OLANDESE RUTTE, L’ITALIA E’ FORTE E VUOLE FARE DA SOLA. SIETE VOI ED I VOSTRI COMPLICI ITALIANI CHE CI TENGONO IN CATENE.

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Il Premier Olandese Mark Rutte si è fatto intervistare dal Corriere La 7, dove ha presentato la sua stantia politica di austerità. Per carità, da un lato lo si può anche capire e , soprattutto, lo capiscono i suoi elettori. Gli olandesi sono uno tato democratico dove comandano i cittadini ed il parlamento, anche quando trattano gli altri con un atteggiamento che sfiora il disprezzo, come spesso gli capita.  Non hanno governi venduti e servi come il nostro… Leggiamo le parole di Rutte

Lei, insieme agli altri Paesi cosiddetti frugali, è contrario all’idea di dare più contributi a fondo perduto che prestiti. Perché?
«L’Olanda capisce e appoggia l’appello alla solidarietà. (…). Dobbiamo solidarietà ai Paesi più colpiti dalla pandemia, sapendo però che anche noi siamo stati colpiti gravemente. Ciò significa che gli Stati i quali necessitano e meritano aiuto devono anche far sì che in futuro siano capaci di affrontare da soli crisi del genere in modo resiliente. E voglio aggiungere che ammiro ciò che fa Conte, cercando di varare un pacchetto di riforme mirate ad aumentare la produttività e la competitività dell’Italia, incluse misure impopolari. È un buon inizio e spero prosegua. Perché è cruciale che la prossima volta l’Italia sia in grado di rispondere a una crisi da sola».
Ma perché prestiti e non contributi?
«Un sistema di prestiti è molto più logico. Anche quelli sono aiuti. E dalle analisi della Commissione, sappiamo che la sostenibilità del debito di Italia e Spagna non sarà diminuita da nuovi prestiti. Per questo la nostra posizione è che l’aiuto dev’essere fatto di prestiti, non di contributi. Ma insistiamo anche perché ci si concentri sull’aumento della competitività e della resilienza dei Paesi che li ricevono».

Caro Rutte, dal profondo del cuore e delle statistiche, ti dico alcune cose:

  1. l’Italia ce la può fare benissimop da sola perfino ora. Batserebbe mandare a quel paese te e qul baraccone chiamato Unione europea, euro e “Accordo bilaterale contro la doppia imposizione” con Lussemburgo, Paesi Bassi, Irlanda etc e considerare le società che li trasferiscono la sede per quello che sono: degli evasori ed elusori fiscali.
  2. la tua politica di concorrenza fiscale scorretta costa 10 miliardi all’anno a Italia Spagna e Francia. Con la nostra quota, ad esempio 3 miliardi, potremmo tranquillamente prendere 80-90 miliardi in prestito , ripagarne gli interessi ed il capitale per tempo. Uno dei mali dell’Italia siete proprio voi, favoriti dalla Commissione;

Caro Mark, invecc che venire a predicare manda a casa al Von der Leyen che hai contribuito ad eleggere e che vuole il recovery Fund a base di fondi perduti per aiutare la riconversione della fallimentare industria automobilistica tedesca. Noi cercheremo di mandare a casa Giuseppi ed il valletto della Merkel, Gualtieri. Poi vi lasceremo con Macron, la cancelliera, a godervi gli enormi piaceri di una moneta sopravvalutata, dopo aver denunciato i trattati di doppia imposizione ed aver obbligato chi genera redditi in Italia a pagare le tasse in Italia, con le buone e le cattive. Noi ce la faremo da soli, quando voi la smetterete di interferire nella politica italiana, nell’influenzare la magistratura come è successo con Berlusconi o Salvini, quando non manderete più le vostre barche a commerciare schiavi dal nord Africa. Noi siamo pronti, caro Mark, quando farai tu la tua parte?


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