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Bonfrisco: sui fondi ai palestinesi serve chiarezza!

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Abbiamo assistito ad una gran confusione sui fondi destinati ai palestinesi a livello europeo. Prima ne è stato annunciata la sospensione, quindi vi è stata una rapida retromarcia. Alla fine la situazione rimane confusa e contraddittoria.

L’europarlamentare Cinzia Bonfrisco è intervenuta sulla materia con un ricco articolo su Il Riformista, di cui vogliamo presentarvi un riassunto.  Secondo l’esponente della Lega l’annuncio dei fondi destinati al popolo palestinese da parte del commissario europeo Olivér Várhelyi ha sollevato notevoli preoccupazioni riguardo alla coerenza e alla visione geopolitica dell’Unione Europea. L’attacco brutale e ingiustificato di Hamas contro Israele ha messo in luce le mancanze di coordinamento interno alla Commissione europea, ponendo in crisi la posizione dell’UE a fianco dei suoi alleati occidentali.

Molti europei sono impegnati nella lotta contro autoritarismo, terrorismo, violenza ed antisemitismo, e l’errore nei fondi destinati ai palestinesi è inaccettabile. La destinazione dei fondi era già oggetto di richieste di revisione da parte di molti europarlamentari. Mentre si riconoscono le legittime aspirazioni del popolo palestinese, è fondamentale evitare che tali fondi finiscano nelle mani di organizzazioni ambigue come Hamas, che non rappresenta tali aspirazioni e porta solo terrore e violenza.

La revisione annunciata dall’UE è necessaria, considerando l’ingente cifra impegnata, pari a 1,5 miliardi dal 2014 a oggi. L’obiettivo è evitare che i finanziamenti dell’UE indirettamente sostengano organizzazioni terroristiche che attaccano Israele. La trasparenza nella destinazione dei fondi è essenziale, così come il coordinamento con gli Stati membri dell’Unione Europea.

La discussione sui fondi alla popolazione palestinese è urgente e avrà un impatto significativo sulla relazione tra l’Unione Europea e Israele. È un passo importante per dimostrare un forte sostegno a Israele, un partner prezioso dal punto di vista commerciale e ideologico. L’Europa può trarre insegnamenti da questa situazione, soprattutto in vista di future riforme dei Trattati e dell’adeguamento di meccanismi obsoleti.

La posizione di vicinanza a Israele è sottolineata dal segretario della Lega, Matteo Salvini, e dovrebbe essere seguita con azioni concrete. È fondamentale che l’Europa dimostri concretamente il suo sostegno a Israele in questi momenti cruciali: We stand wiwth Israael, siamo con Israele.

Una posizione forte che avrà sicuramente il suo peso in parlamento a Bruxelles. Ne seguiremo le evoluzioni nei prossimi giorni.


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