Bolle finanziare: segni di scoppio dal settore batterie

Anche nel settore delle batterie al litio per auto iniziano a rivelarsi i segnali di bolla, con i primi casi di società che saltano. Le azioni di AMTE Power del Regno Unito, produttore di batterie agli ioni di litio, sono crollate di oltre il 70% oggi, in seguito all’annuncio della necessità di raccogliere nuovi fondi entro le prossime settimane.

AMTE Power – che attualmente sta costruendo una gigafactory da 200 milioni di sterline a Dundee – ha dichiarato nell’annuncio di aver bisogno di raccogliere più liquidità in “non meno di quattro settimane” e che erano in corso discussioni con gli investitori.

Ha avvertito che senza ulteriori finanziamenti il “recupero di valore” da parte degli azionisti “sarebbe incerto”. Un simpatico eufemismo per dire che la società rischia di fallire.
Il gruppo aveva già dichiarato a dicembre che avrebbe dovuto raccogliere più capitale entro aprile, per far fronte ai costi operativi. intanto questo è l’andamento del titolo AMTE

La notizia arriva un giorno dopo che il capo di AMTE, Alan Hollis, ha minacciato di costruire all’estero la gigafactory di Dundee prevista dal gruppo, a meno che il Regno Unito non colmi il divario di sovvenzioni per l’energia pulita – anche se non è chiaro quale impatto avrà l’annuncio di oggi sul progetto.

Qualsiasi riorganizzazione dei piani per la costruzione della gigafactory sarebbe un duro colpo per il settore dei veicoli elettrici del Regno Unito, che di recente è finito sotto i riflettori a causa delle preoccupazioni dell’industria, secondo cui la capacità di produzione di batterie e la competitività del Regno Unito sono inferiori alla media.

L’amministratore delegato Hollis ha dichiarato giovedì: “AMTE Power è l’unico produttore di celle per batterie commerciali del Regno Unito ancora in attività. Ci siamo affermati come leader del settore, con una tecnologia differenziata al litio e agli ioni di sodio in procinto di essere commercializzata, come indicato dai nostri aggiornamenti in borsa negli ultimi mesi”.
“Siamo impegnati attivamente con le parti interessate per raccogliere fondi e comunicare l’importanza dello sviluppo di un’industria manifatturiera di batterie locali per consentire una giusta transizione verso il net zero, sostenere la sicurezza energetica del Regno Unito e sbloccare la crescita industriale verde.”