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Bangladesh e Rosatom discutono di raddoppiare l’investimento nucleare in corso

Il primo ministro del Bangladesh incontra il direttore di Rosatom, e le due parti pongono le basi di una collaborazione molto ampia, e non solo nel nucleare

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La prima delle due unità da 1200 MW della centrale nucleare di Roopur nel nord del Bangladesh, dovrebbe iniziare la produzione sperimentale entro la fine del 2024. Le due parti intanto però discutono di raddoppiare l’investimento e costruire una centrale seconda centrale nucleare, gemella della prima.

Alexey Likhachev, direttore generale del costruttore russo della centrale Rosatom, ha rivelato l’informazione dopo un incontro con il Primo Ministro Sheikh Hasina al Ganabhaban martedì. La nuova centrale dovrebbe essere costruita nel sito di Pabna.

Erano presenti anche altri alti funzionari dell’agenzia statale russa per l’energia nucleare, il Ministro della Scienza e della Tecnologia Yeafesh Osman e i rappresentanti della Commissione per l’Energia Atomica.

In una dichiarazione dopo l’incontro, Likhachev ha Affermato  che l’avvio fisico della prima unità della centrale di Rooppur inizierà entro la fine di quest’anno. Una delle possibili evoluzioni del sito discusse prevede anche il raddoppio di questa centrale con l’installazione di altri due reattori da 1,2 GW.

Si è parlato anche di un reattore di ricerca multifunzionale ad alta potenza, che può risolvere molti problemi nel campo della scienza e della medicina nucleare.

Un accordo dalle ampie ricadute

In un’intervista al canale televisivo russo Rossiya-24, Likhachev ha confermato che il Bangladesh desidera collaborare con Rosatom su progetti in Paesi terzi.

Ha ricordato che gli appaltatori locali hanno partecipato alla costruzione della centrale nucleare di Rooppur in Bangladesh, e la loro professionalità è cresciuta di conseguenza, ha riferito l’agenzia di stampa russa TASS, citando l’intervista.

Il Bangladesh ha un’impressiva forza lavoro che potrebbe essere estremamente utile alla Russia che, invece, ha una crescita demografica negativa e quindi potrebbe fortmente avvantaggiarsi dalla collaborazione di uno stato in sviluppo come quello bengalese.

Secondo Likhachev, Rosatom offre al Bangladesh l’intera gamma delle sue competenze. “Questo include la costruzione di piccole centrali nucleari, comprese quelle galleggianti, e come lei sa, il Bangladesh è una potenza sia marittima che fluviale.

“Questo include anche la creazione di centri di scienza e tecnologia nucleare nell’interesse della medicina nucleare, nell’interesse dell’agricoltura, nell’interesse della ricerca scientifica e, probabilmente, ogni Paese che sviluppa l’energia nucleare dovrebbe pensare anche alla scienza atomica. Questo è importante, e l’uno sostiene l’altro”

In questo modo la tecnologia russa riesce a trovare uno sfogo, ma an che una collaborazione che le potrebbe permettere di penetrare anche in paesi politicamente non favorevoli.

 

 


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