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Autocertificazione falsa? Non è reato. Sentenza rivoluzionaria a Reggio Emilia

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Vi hanno fermato con un autocertificazione falsa? Non è reato, perchè i DPCM sono illegittimi essendo contrari all’articolo 13 della Costituzione, che definisce “inviolabile” la libertà personale.

Il riferimento è al decreto dell’8 marzo 2020, il primo Dpcm nazionale che istituiva il lockdown al tempo del governo Conte  e a dichiararlo così, illegittimo, è Dario De Luca, giudice del tribunale di Reggio. La sentenza del gip reggiano è del 27 febbraio ed è la prima penale di questo genere , per cui è destinata ad essere un precedente che potrebbe pesare molto e fare scalpore.

Tutto nasce quando, il 13 marzo 2020, una coppia viene fermata dai carabinieri di Correggio e la signora afferma e certifica di essere uscita per ragioni di salute, essendosi recata a una visita ospedaliera. I carabinieri verificano che non era vero e trasmettono quindi gli atti in procura, chiedendo al Gip un “Decreto penale di condanna”, convertibile in una pena pecuniaria, per il reato di falso. In questo caso il Gip però ha deciso per l’archiviazione immediata in quanto non ha ritenuto vi fossero gli estremi di reato. Essendo quindi un atto  amministrativo non è neanche necessario il ricorso in Corte Costituzionale. Basta disapplicare l’atto. La libera circolazione dei cittadini sancita dalla Costituzione, non può essere limitata se non per atto dell’autorità giudiziaria.

 

 

 


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