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Austria: Il Grande Puffo non ha il Covid-19, secondo il sistema di test “Certificato” pubblico

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Un sistema di test PCR Covid-19 supportato dallo stato, pubblicizzato come uno dei migliori esistenti in Austria, si è rivelato avere evidenti problemi di sicurezza dopo che un giornalista lo ha indotto con l’inganno a rilasciare un certificato di test negativo a un personaggio dei cartoni animati, il famoso Grande Puffo!
I bambini di tutto il mondo possono tirare un sospiro di sollievo: il Grande Puffo (Papa Smurf è il suo nome originale) non ha contratto il Covid-19. Questo è secondo il sistema di test rapido “Alles Gurgelt!” utilizzato nella capitale austriaca, Vienna. Il progetto diagnostico, che è sostenuto dal governo di Vienna e offre test domiciliari gratuiti, ha rilasciato un certificato di non contagio da Covid al personaggio dei cartoni, ma come è successo?

E qui entra in gioco anche l’Italia. Il sistema, gestito dalla società austriaca LEAD Horizon e dalla rete italiana di laboratori d’analisi Lifebrain, consente alle persone di ritirare i kit di test nei negozi e di testarsi a casa dopo essersi registrati con un’app speciale. Il campione quindi può essere riportato in negozio per l’analisi. In teoria il sistema è garantito da una ripresa video del soggetto che effettua i gargarismi necessari al test salivare. Peccato che poi un giornalista del Kroner Zeitung, Michael Pommer, abbia provato a testare il sistema e i risultati non sono stati particolarmente incoraggianti.

Pommer si è registrato con la App Alles Gurgelt! con il suo vero nome, poi , invevce dei gargarismi, ha inviato un breve video del Grande Puffo e ha riempito la bottiglia di acqua del rubinetto. Evidentemente nessuno ha visto il video, hanno analizzato del’acqua del rubinetto ed emesso il certificato negativo. Adesso il Grande Puffo può tranquillamente cenare al chiuso, andare al cinema etc.

Il sistema quindi, che viene utilizzato per ottenere un certificato che permette, ad esempio, di entrare nei ristoranti e nei centri estetici, è violabile. Lo stato austriaco ha minacciato  pesanti sanzioni penali, da uno a tre anni, per chi abusi del sistema, ed anche pesanti multe. Intanto però il sistema è fuffa, se i falsi non sono rilevabili. Comunque il Grande Puffo, per fortuna, sta bene.

 


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