Arriva Biden, se ne vanno le fabbriche. Ford chiude impianto da 900 milioni dall’Ohio al Messico

Secondo quanto riferito dal sindacato United Auto Workers (UAW), la Ford Motor Company ha spostato l’investimento  di 900 milioni di dollari per un impianto di assemblaggio da Avon Lake, Ohio, verso un sito in Messico.

Tutto questo è spiegato in una lettera inviata dal sindacato UAW ai dipendenti dell’Ohio Assembly Plant (OHAP), dove i circa 1.740 lavoratori Ford producono camion di medie dimensioni F-650 e F-750, che ora vedono il proprio osto di lavoro a rischio.

L’enorme investimento,  includeva un impegno Ford a portare un “prodotto di nuova generazione” allo stabilimento di assemblaggio dell’Ohio per la produzione entro il 2023 e una “visione entusiasmante per la completa rivitalizzazione” dell’impianto per garantire “l’occupazione il prossimo futuro.”

Sfortunatamente, la Ford  ha deciso di non onorare la sua promessa di aggiungere un nuovo prodotto a OHAP e, invece, intende costruire il veicolo di prossima generazione in Messico. Naturalmente il sindacato dei lavoratori metalmeccanici, UAW si opporrà a questo spostamento in modo deciso, ed ha chiesto alla direzione generale della Ford di rispondere.

Secondo il sindacato anche attività di carattere tecnico avanzato, come la progettazione, verranno effettuate in Messico, con la creazione di un’università tecnica dedicata alla preparazione dei progettisti. Quindi non solo le attività dei “Blue collar”, esecutive, ma anche i “White collar” saranno spostati, progressivamente in Messico.

Il sindacato indirettamente chiama ad una specie di boicottaggio dei mezzi prodotti dalla Ford, come il pick up F150, ma comunque è significativo che questa scelta avvenga proprio subito dopo l’insediamento di Biden. Trump imponeva alle aziende USA, soprattutto del settore auto, di rimanere  e investire negli USA, a Biden questo non interessa. Quindi si torna a delocalizzare in Messico, ma cosa faranno i  1700 dipendenti dello stabilimento di Avon Lake ?