Arrendersi vuol dire rovistare nella pattumiera

Ma ormai è come se l’Italia avesse ricevuto una dichiarazione di guerra.

Se si capitola le condizioni saranno durissime, e andremo letteralmente a rovistare nella spazzatura.

Adesso bisogna soltanto resistere. C’è un momento in cui deve prevalere la ragion di stato.

La Moneta Fiscale è stata pensata dai suoi autori come strumento parallelo all’euro, per salvare l’euro, nato male, anche adattandolo da moneta unica a moneta comune.

Ma a questo punto va fatto, subito, anche con un’altra finalità, e cioè quella di essere preparati al “cigno nero”. Cioè di essere pronti con una valuta parallela che potrebbe essere utile in caso di fuoriuscita disordinata dall’euro. Che nessuno vuole e che nessuno auspica nel breve periodo. Ma che potrebbe arrivare di fatto basta solo che i rapporti con questa UE peggiorino un altro po’ e non ci siano più margini per aspettare le prossime elezioni e il rinnovo della Commissione.
E’ una questione di responsabilità, innanzitutto.

Se ci si arrende è la morte. Se non ci si arrende, sarà forse dura, ma la riscossa è possibile.

Ed è questione anche di sfidare la parziale impopolarità, dovuta alle campagne sfasciste di una stampa tutta prezzolata direttamente o indirettamente da questa UE e da chi questa rappresenta.

Per il bene dei cittadini e dello Stato, bisogna avere una cabina di regia che gestisca adeguatamente questo passaggio.
Bisogna passare subito all’azione e realizzare la moneta fiscale senza altro indugio.

Secondo me Savona lo ha capito. Ma dobbiamo sperare che i due “consoli” del Governo lo abbiano capito pure loro. E al più presto.

Riferimenti
https://bastaconleurocrisi.blogspot.com/
https://www.sinistrainrete.info/finanza/12175-autori-vari-moneta-fiscale-aspetti-finanziari-e-contabili.html
https://nicolettaforcheri.wordpress.com/2017/05/15/moneta-parallela-diritto-sovrano/