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L’India vuole rispondere alla portaerei cinese Fujian con l’aiuto della Francia

L’India si trova in una situazione di inferiorità strategica rispetto alla flotta cinese, sempre più attiva nell’oceano indiano. Però la collaborazione con la Francia può aiutare a superare il problema

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Mentre la Marina cinese PLA inizia le prove in mare della sua terza portaerei, la Fujian da 80.000 tonnellate, un ex capo della Marina indiana ha proposto che l‘India e la Francia collaborino alla costruzione di una portaerei di prossima generazione a propulsione nucleare.

La Fujian è la nave da guerra più grande della Cina. Varata nel giugno 2022, è la prima superportaerei del Paese e la prima portaerei sviluppata a livello nazionale e dotata di catapulte elettromagnetiche e dispositivi di arresto.

L’Ammiraglio Arun Prakash (in pensione) ha suggerito che i due Paesi stiano già collaborando per la produzione di motori per i jet da combattimento dell’India; stanno fornendo i jet da combattimento Rafale per l’Aeronautica Militare indiana e la Marina Militare indiana e unire le mani per produrre la portaerei di prossima generazione è il “passo logico”.

La Francia ha già iniziato a lavorare sulla sua portaerei a propulsione nucleare di prossima generazione per la Marina francese, la Porte-Avions Nouvelle Génération (PA-NG). La PA-NG sostituirà la portaerei francese a propulsione nucleare Charles de Gaulle. L’inizio della costruzione è previsto per il 2025 e la messa in servizio per il 2038.

La Charles De Gaulle, nonostante non sia un mezzo perfetto, è comunque l’unica portaerei nucleare non americana e si basa su una conoscenza tecnologica avanzata. Inoltre è anche dotata del sistema di catapulte elettromagnetiche, anche se acquistato negli USA:

Naval Group e Chantiers de l’Atlantique costruiranno insieme la PA-NG e TechnicAtome fornirà i due reattori nucleari che alimenteranno la nave.

L’Ammiraglio Prakash sostiene che questo è il momento giusto se l’India vuole aderire al progetto e la Francia è pronta a condividere la tecnologia. Ritiene che la prossima portaerei indigena (IAC) dell’India debba essere tecnologicamente più avanzata della prima IAC INS Vikrant.

“Le aziende francesi hanno iniziato a lavorare e, in questa fase, è possibile per l’India collaborare. Ripetere l’ordine per la INS Vikrant non sarebbe un grande passo avanti. Ha un trampolino (per il decollo degli aerei) ed è spinta da una turbina a gas. La prossima portaerei dovrebbe avere una catapulta per migliorare le prestazioni degli aerei e una propulsione nucleare per una durata infinita”, ha detto l’Ammiraglio Prakash a EurAsian Times. Ma prima, ha detto, il Governo deve decidere se vogliamo scegliere la prossima portaerei.

La collaborazione già in corso franco-indiana

India e Francia stanno già attivamente collaborando nel settore navale. La classe di sottomarini francese Scorpéne è stata la base per la produzione dei sottomarini indiani classe Kalvari, di cui sei sono già ins ervizio e tre sono in costruzione. Si tratta di mezzi diesel elettrici moderni di 1775 tonnellate di dislocamento.

Questo però non è l’unico settore in cui Francia e India collaborano: anche l’aviazione vede un utile interscambio: il Rafale è il caccia più avazato in servizio nell’aeronautica indiana, con 18 esemplari esportati direttamente della Dassault e 102 costruiti su licenza dall’indiana HAL.

Oltre a questi due grandi progetti i due paesi collaborano in altri settori, dai motori dei jet a quelli a turbine per l’utilizzo negli elicotteri pesanti.

Portaerei indiane

La INS Vikrant, una nave da guerra di 44.000 tonnellate, è stata introdotta nella Marina indiana il 2 settembre 2022, ed è stata la prima portaerei di costruzione indiana. Precedentemente l’India aveva avuto in servizio portaerei dismesse dal Regno Unito o dalla Russia

Si tratta però di una nave dalle capacità limitate dall’assenza della propulsione nucleare e dalle dimensioni che ne limitano i jet a bordo al numero di 18. Poco per una marina oceanica che si deve guardare dalla Cina.  Una seconda nave simile non risplverà i problemi indiani.

“Le portaerei rimangono in servizio per 30-40 anni. La seconda portaerei indigena richiederà 7-9 anni per essere costruita e sarà pronta nel 2035. Ciò significa che la terremo in servizio fino al 2075. Una portaerei da 45.000 tonnellate non sarà in grado di soddisfare l’esigenza dell’India di contrastare la Cina, che avrà una presenza formidabile nella Regione dell’Oceano Indiano nei prossimi 5-7 anni”, ha dichiarato a EurAsian Times il Commodoro Anil Jai Singh, veterano della Marina indiana e Vicepresidente della Indian Maritime Foundation.

Dato il tipo di capacità di cui abbiamo bisogno in futuro, abbiamo bisogno di portaerei più grandi in futuro, ha affermato il Commodoro Singh. “Abbiamo bisogno di almeno una portaerei da 65000-70000 tonnellate”, ha aggiunto il Commodoro Singh.

Con l’aiuto della Francia e utilizzando il progetto in corso della PA-NG l’India potrebbe avere la sua nuova portaerei d’alto mare, adeguata all’uso moderno, in 6-7 anni.

Il progetto francese PA-NG

La PA-NG sarà più grande e più potente del suo predecessore, la Charles de Gaulle. Sarà una nave da guerra da 75.000 tonnellate e potrà trasportare fino a 30 varianti marittime d’arme di nuova generazione, fra cui il futuro sistema aereo da combattimento (FCAS), che comprende aerei da combattimento di nuova generazione e veicoli da trasporto remoto.

L’India è riuscita a produrre sottomarini a propulsione nucleare con l’aiuto dei russi. Tuttavia, produrre un reattore per una nave da guerra da 60.000 tonnellate è un gioco diverso.

Un altro fattore è che sia la INS Vikramaditya che la INS Vikrant utilizzano la tecnologia ‘ski-jump’ per aiutare i jet da combattimento sul ponte a decollare. Le nuove portaerei sono dotate del sistema di lancio elettromagnetico degli aerei (EMALS). Queste tecnologie complesse offrono vantaggi come il controllo preciso della velocità di lancio, sono adatte a velivoli pesanti e sono compatibili con i progetti di velivoli futuri. Una tecnologia che è a conoscenza della Francia.

Non ci sono problemi di opposizione strategica fra gli interessi di Francia e India e questo sicuramente aiuterà lo sviluppo nella collaborazione fra le due parti.


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