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Analisi e studi

Euro Area e Unione: la produzione industriale è sempre al ribasso

La produzione industriale nell’Area Euro è in calo e rispetto il 2021 questo diminuzione è ormai quasi al 4%. La decarbonizzazione sta funzionando, e diventa deindustrializzazione

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Il problema della crisi della produzione industriale non è limitato solo alla germania o all’italia, ma si allarga a tutta la UE, e in particolare a tutta l’Area Euro

La produzione industriale nell’Area Euro è diminuita dello 0,3% mese su mese nel mese di luglio 2024, allineandosi alle aspettative del mercato, dopo una performance piatta rivista a giugno.

La produzione è diminuita in diversi settori: beni intermedi (-1,3% contro 0,6%), beni strumentali (-1,6% contro 1%) e beni di consumo durevoli (-2,8% contro 3,8%, tanto per capirci le automobili).

La crescita della produzione è rallentata per l’energia (0,3% contro 1,7%), ma è rimbalzata per i beni di consumo non durevoli (1,8% contro -2,3%).

Nel seguente grafico vedete il calo della produzione dell’Area Euro, e quello dell’intera unione, compresi i paei che non appartengono all’area euro, a dimostrare che l’Euro non solo non ha aiutato l’industria europa, ma ha contribuito ad affossarla:

 

 

Vediamo lo stesso quadro prendendo la produzione nella UE come valore di riferimento 100 nel 2021

Tra le principali economie dell’Area Euro, la Germania ha registrato il calo più marcato, con una diminuzione del 3% della produzione, mentre Italia, Spagna e Francia hanno registrato cali dello 0,9%, 0,7% e 0,5%, rispettivamente. Su base annua, la produzione industriale si è contratta del 2,2% a luglio, dopo un calo del 4,1% rivisto al rialzo a giugno.

In generale i maggiori cali mensili sono stati registrati a Malta, in Estonia e in Romania. Gli aumenti più elevati sono stati registrati in Irlanda, Croazia e Belgio. Ecco il grafico per paese.

 

Ora è uscito il famoso report Draghi, che vorrebbe fenomenalei investimenti annui per rilanciare l’industria, ma, alla fine dà ben pochi cosnsigli pratici, al di là di un generico “Più Europa” e “più decarbonizzazione”, due politiche che si sono rivleate disastrose.

Mi permetto di cosnigliare l’esatto controario: meno Europa, meno Euro,, più soldi nelle tasche dei cittadini, e produciamo energia a costi convenienti con un’ottica di lungo periodo, e senza eccitare eccessive dipendenze da chicchessia. Ovviamente i nostri consiglio non saranno seguiti, ma sono quelli giusti…


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