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GARY SHILLING: NIENTE RIPRESA NELLA SECONDO SEMESTRE. Deflazione, deflazione, deflazione

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Gary Shilling, uno dei più noti ed esperti analisti dell’economia americana, in un’intervista alla CNBC, esprime la sua visione sul futuro prossimo dell’economia e la sua visione non è positiva, i timori fra deflazione, inflazione e guerra commerciale dovrebbero far tremare i governanti che invece giocano senza grossa coscienza, ma la realtà bussa alla porta.

Shilling vede un profondo cambiamento economico che colpirà la struttura economica e la domanda  anche nel secondo semestre del 2020, anzi si prolungherà nel lungo periodo, perfino negli anni successivi. Gli effetti di questo cambiamento strutturale al ribasso sono soprattutto due:

  • da un lato una crescita del risparmio, legata ad una maggiore incertezza per le famiglie. Nessuno ha una visione chiara del prossimo futuro e quindi le singole famiglie sono incentivate a risparmiare, ma il risparmio toglie risorse al consumo, quindi alla ripresa;
  • dall’altro vi è un cambiamento di lungo termine nei  comportamenti di consumo delle persone. quindi avremo ,almeno nell’immediato, un aumento del telelavoro e di altre forme di lavoro alternativo, con un calo  verticale nella spesa dei consumatori.

La crisi del 2007-8 colpì, alla fine, un numero limitato di persone, mentre la crisi derivante dal Covid-19 colpisce tutta la comunità. Quindi gli effetti saranno enormemente maggiori.

Shilling quindi prevede un andamento deflazionistico in generale, ma prevede anche che possa evolvere verso un impianto inflazionistico, ma a precise condizioni. Se gli USA si chiudessero in se stessi, escludendo le importazioni, allora ci potrebbe essere una spinta inflazionistica, ma questa è una situazione limite non realistica. Ci sarà sicuramente però una ridefinizione delle catene logistiche, ai danni essenzialmente della Cina, con la ridefinizione dei processi in altre aree, ed il grande beneficiario di questa rilocalizzazione potrebbe essere il Messico, che presenta dei costi bassi ed una capacità di industrializzazione. In questo processo settori come le telecomunicazioni , le vendite online ed i servizi di consegna e postali risulteranno vincitori ai danni del retail classico.

Negli USA ci saranno più stimoli, ma mirati a favore delle piccole aziende, non della totalità dell’economia per stare a a casa. Questo non è giusto nè sopportabile nel lungo periodo.

I livelli di debito diventeranno un problema, non tanto il debito pubblico, quanto quello privato, soprattutto per categorie molto esposte come i debiti verso gli studenti. In questo caso, come è ovvio, la spinta deflazionistica verrà a peggiorare tutta la situazione perchè ridurrà la capacità dei debitori di ripagare il debito stesso. Ecco perchè la FED , e le banche centrali in generale sono terrorizzate dalla deflazione, perchè rende intollerabile il debito privato. Un concetto che i tedeschi non comprendono.

Il miglior investimento ? I TITOLI DI STATO, che a lui hanno reso più della Borsa e che cresceranno di valore per l’ambiente deflazionistico. Shilling ci fornisce una visione molto lucida dell’economia, realistica, senza fronzoli e senza attese assurde. Una visione pessimistica, ma meglio conoscerla in anticipo.

Per chi conosce l’inglese, buon ascolto.


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