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750 mila dosi di vaccino bloccate da Moderna. Rischi di contaminazione

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La società farmaceutica e biotecnologica statunitense Moderna. emette  venerdì un richiamo in Europa che coinvolge 764.900 dosi del suo vaccino COVID-19 “Spikevax” dopo che sono stati scoperti contaminanti in una fiala.

L’ordine di ritiro è stato emesso venerdì. “Il lotto è stato ritirato a causa del ritrovamento di un corpo estraneo in una fiala del lotto prodotto presso il sito di produzione su licenza spagnolo dell’azienda, ROVI”, hanno affermato in una dichiarazione congiunta  Moderna e la spagnola ROVI Pharma Industrial Services.

Il produttore di farmaci non ha specificato che tipo di sostanza estranea fosse stato trovato e aveva richiamato l’intero lotto per “eccesso di cautela”. La contaminazione pare sia stata limitata, ma comunque tutto il lotto è stato richiamato.

Moderna ha condotto una ricerca cumulativa nel suo database di sicurezza globale e non sono stati segnalati problemi di sicurezza nelle persone che hanno ricevuto il vaccino Moderna COVID-19 da questo lotto. Ad oggi, non sono stati identificati problemi di sicurezza o efficacia”, secondo la dichiarazione.

I lotti sono stati distribuiti dal 13 gennaio al 14 gennaio in Norvegia, Polonia, Portogallo, Spagna e Svezia. Ad oggi, nel mondo sono state somministrate oltre 900 milioni di dosi del vaccino Moderna COVID-19.

L’anno scorso, Moderna ha ritirato diversi lotti dei suoi vaccini COVID-19 dalle autorità giapponesi dopo che un’indagine ha rilevato contaminanti di acciaio inossidabile in alcune fiale. I lotti richiamati sono stati prodotti dalla stessa azienda spagnola, ROVI, che, evidentemente, ha qualche problemino di controllo della qualità. Nel caso giapponese però le file erano state iniettate e tre persone avevano subito dei danni alla salute, sino alla morte,  per l’acciaio inossidabile presente nelle fialette.

“L’acciaio inossidabile viene utilizzato di routine nelle valvole cardiache, nelle protesi articolari e nelle suture e graffette metalliche. Pertanto, non si prevede che l’iniezione delle particelle identificate in questi lotti in Giappone comporti un aumento del rischio medico”, ha affermato la società. Peccato che poi ci siano stati ben tre decessi a causa della vaccinazione contaminata:  due uomini, di 30 e 38 anni e un terzo uomo di 49 anni, tutti morti dopo aver subito il richiamo. Tutte persone che erano sane prima della vaccinazione.


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