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260 milioni di evasione nella GDI, ma si mandano 20 milioni di cartelle a piccoli imprenditori e cittadini

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LUNEBURG, GERMANY – JULY 26: In this photo illustration, a shopping cart rolls down the isles of a supermarket on July 26, 2005 in Luneburg, Germany. Sparked by the election manifesto of the opposition party CDU, Germany currently debates whether raising the Mehrwertsteuer (VAT) would in fact promote economic growth or if it would have the opposite effect by hurting families and low-income households. (Photo by Andreas Rentz/Getty Images)

Le agenzie di stampa hanno dato notizia di una inchiesta per evasione fiscale a carico dei giganti della GDO Auchan e Carrefour per la non indifferente cifra di 1,8 miliardi di euro, tanto che la Guardia di Finanza ha sequestrato 260 milioni di euro. L’operazione coinvolgeva l’IVA e le aziende della GDO coinvolta avrebbero sistematicamente frodato l’IVA effettuando l’acquisto della merce senza l’applicazione dell’Iva, sia attraverso la presentazione a fornitori italiani di lettere di intento mendaci, sia mediante il compimento di operazioni intracomunitarie non imponibili da parte di società cartiere interposte all’interno del ciclo di fatturazione della merce. In tal modo le catene della grande distribuzione organizzata, Supermercati Gs (ora Carrefour Italia) e Auchan (indagate per legge 231/01), beneficiarie finali della frode, avrebbero ottenuto un indebito risparmio d’imposta connesso all’omesso versamento dell’Iva da parte delle società missing trader.

Ora il governo sta per mandare a singoli cittadini italiani circa 20 milioni di cartelle esattoriali. Molte di queste arriveranno a aziende e imprenditori già in difficoltà se non falliti. un ulteriore onere a cui, probabilmente, non potranno far fronte. Il fisco si accanisce contro i piccoli, contro coloro che non hanno possibilità di difendersi anche legalmente, ma la vera evasione, quella miliardaria, quella che effettivamente cambia il bilancio dello stato avviene da parte dei grandi gruppi Chi ha una struttura internazionale può sfruttare i meccanismi IVA, può stabilire sedi all’estero dove pagare royalties a ridurre gli utili, può semplicemente dimenticarsi di dichiarare l’imponibile IVA, e non crediate che lo facciano solo realtà marginali. Però si tratta di casi che richiederebbero indagini complesse , trasferte, collaborazioni internazionali, investimenti in capacità umane e investigative, per cui è molto più facile, e demagogico, controllare lo scontrino o la detrazione della caldaia, anche se il ritorno sarà poi risibile.

 

 


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