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Assange ha dato 24 ore a Hillary Clinton per ritirarsi dalla corsa presidenziale? Sarà, ma oggi i server Wikileaks sono sotto attacco…

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Secondo un sito USA con affinità ad alcune frange dei servizi d’oltreoceano (vedasi la presentazione ufficiale del sito), http://thelastlineofdefense.org/, sembrerebbe che durante la giornata di domenica scorsa Julian Assange abbia bellamente minacciato Hillary Clinton di pubblicare documenti letteralmente esplosivi [anche a livello personale, si dice] dando alla candidata Dem 24 ore di tempo (o poco meno) per dimettersi dalla corsa presidenziale.

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La notizia sembra assolutamente credibile nel marasma di follie mediatico-informative che hanno circondato la campagna presidenziale più polarizzata dalla guerra civile (qualcuno ha addirittura ipotizzato in rete che dalle presenti elezioni possa scaturire una seconda guerra civile, speriamo seriamente non succeda sebbene tutto sembra ormai possibile…).

Vedremo.

Parallelamente a quanto sopra il dato fattuale che possiamo rilevare è che incidentalmente oggi i servers di Wikileaks sono andati sotto attacco hacker, forse per prevenire una eventuale diffusione di documenti scottanti letali per la carriera politica dei top brass della compagine Democratica?
Parallelamente la Svezia ha richiesto con urgenza all’Ecuador di interrogare Julian Assange di persona per la sua supposta violenza sessuale di svariati anni fa per cui l’australiano è indagato nel paese nordico [in realtà la colpa del fondatore di Wikileaks sembrerebbe essere stata avere avuto in territorio svedese con un soggetto svedese – sebbene in odor di servizi USA – un rapporto sessuale senza preservativo, si sappia che questo in Svezia è reato criminale, roba da far firmare un documento di manleva alla propria ragazza anche se quarantenne se si decide di provare l’ebbrezza di un rapporto non protetto, ndr].

In questo contesto quadrerebbe la posizione dell’FBI emersa ieri notte che ha deciso di non approfondire per ora il contenuto delle mail di Hillary Clinton trovate nel computer dell’ex marito dell’assistente di Hillary, forse perchè è impossibile leggerle tutte e 650 mila in sette giorni. O forse perché si aspetta una onorevole uscita di scena, senza indagini ne’ impeachment… Ed anche l’editoriale del sempre ben informato Bisignani su Il Tempo di oggi…

Vedremo cosa succederà, possiamo solo dire che la saga non è finita. E che Trump ha tutte la carte in regola per farcela.

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