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Energia

Zaporizhia e le centrali nucleari ucraine agli USA? Un modo per riprenderne il controllo

Trump e Zelensky hanno parlato della possibilità di mettere le centrali nucleari ucraine, soprattutto Zaporizhia, ora occupata dai russi, sotto proprietà degli USA, per tutelarle dagli attacchi russi. Un modo per far rientrale la grande centrale sotto controllo ucraino

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Il Presidente Donald Trump ha proposto agli Stati Uniti di rilevare le centrali nucleari ucraine in una telefonata con il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy mercoledì. La notizia è riportata da FT e da France24.

La telefonata tra i due leader è avvenuta un giorno dopo che Trump ha parlato con il suo omologo russo Vladimir Putin, nell’ambito della spinta del presidente statunitense a porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.

Secondo il resoconto della telefonata del segretario di Stato Marco Rubio e del consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz, “il presidente Trump ha discusso anche dell’approvvigionamento elettrico e delle centrali nucleari dell’Ucraina”.

“Ha detto che gli Stati Uniti potrebbero essere molto utili nella gestione di questi impianti grazie alla loro esperienza nel campo dell’elettricità e delle utility”, ha aggiunto il resoconto, e che la proprietà statunitense offrirebbe ‘la migliore protezione’ per le infrastrutture energetiche ucraine.

Non è chiaro quali centrali energetiche Trump abbia suggerito che gli Stati Uniti dovrebbero controllare. Negli ultimi giorni, Trump e il suo team hanno ripetutamente sottolineato l’importanza degli impianti nucleari ucraini.

Posizione della centrale di Zaporizhia

Alla domanda del Financial Times su quali beni energetici siano stati menzionati durante la telefonata, Zelenskyy ha dichiarato mercoledì sera che lui e Trump hanno discusso solo della centrale nucleare di Zaporizhzhia, nell’Ucraina meridionale, attualmente sotto il controllo delle forze russe.

Il passaggio della gestione di Zaporizhzhia agli USA permetterebbe all’Ucraina di tronare in possesso di una centrale nucleare importantissima con 6 reattori VVER1000  in grado di produrre poco meno di 6GW di energia, se fossero tutti funzionanti. Un plus di energia senza carbonio che sarebbe più che necessaria sia per l’Europa sia per l’Ucraina e la sua crescita energetica.

VVER 10000 è un reattore di costruzione sovietica prima e russa dopo, ad acqua compressa e scambiatore di calore acqua acqua

Zelenskyy ha aggiunto che la questione se il controllo degli Stati Uniti sull’impianto possa servire come parte di un piano di pace è “se siamo in grado di recuperarlo e di ripristinare le operazioni”. Il presidente ucraino ha dichiarato di stare valutando con Washington se “ci possa essere un’intesa che permetta agli Stati Uniti di recuperare [la centrale]”.

Durante la telefonata di mercoledì, Zelenskyy ha accettato la proposta americana di fermare gli attacchi alle infrastrutture energetiche russe. Anche Mosca lo ha accettato, anche se mercoledì vi sono stati ancora degli attacchi. Bisogna vedere cosa succderà da oggi in poi, se entrambe le parti applicheranno l’impegno, limitato, preso verbalment.

In un post sul social network Truth dopo la telefonata di mercoledì, Trump ha descritto la discussione con Zelenskyy come “molto buona”, aggiungendo che i colloqui di pace sono “molto avanti”.

La Casa Bianca ha poi dichiarato che l’accordo sugli attacchi alle infrastrutture energetiche prelude a ulteriori colloqui in Arabia Saudita “nei prossimi giorni” per estendere il cessate il fuoco al Mar Nero.

Ha aggiunto che si trattava di un passo “sulla via di un cessate il fuoco completo”.

Zelenskyy ha descritto la sua telefonata con Trump come una “conversazione molto sostanziale e franca”, ma ha anche chiesto che la pausa dagli attacchi si estenda ad “altre infrastrutture civili”. Questo passaggio, ovvio e necessario, probabilmente richiederà ulteriori passaggi, ma sarebbe un notevole avanzamento.

La Casa Bianca ha detto che Zelenskyy ha anche chiesto che gli Stati Uniti forniscano sistemi missilistici Patriot, aggiungendo che Trump ha accettato di lavorare con lui per trovare “ciò che è disponibile, in particolare in Europa”. Questo è coerente con quanto già affermato da Trump che ritiene la guerra un problema europeo, che deve essere risolto da europei, ma scarica un peso ulteriore sui paesi che hanno Patriot, come la Germania.

Zelenskyy e Trump hanno anche discusso di uno scambio di prigionieri avvenuto mercoledì, che aveva lo scopo di creare fiducia nell’offerta di pace di Trump. La Russia e l’Ucraina hanno dichiarato di aver scambiato 175 prigionieri ciascuna in quello che è stato uno dei più grandi scambi della guerra.

 


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