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Zangrillo: basta agli allarmismi per i test positivi

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Il professor Alberto Zangrillo, primario al San Raffaele di Milano, ci stupisce ogni tanto con le sue uscite peculiari sul Covid-19, che presentano, se non altro, una visione diversa da quella dei virologi “televisivi”. Sarà perché lui, il primario, magari, lo fa davvero.

Ecco il suo ultimo tweet sulla materia:

Il problema, come pone in evidenza il professore, è che utilizzare il numero dei dati e dei test positivi al covid-19 significa mettere il Governo in mano a dati falsati e non veritieri. Lui identifica un motivo, ma potremmo vederne vari:

  • prima di tutto, come dice il Professore, chi è risultato positivo a un testo quindi prosegue facendo due o tre test nella speranza che si negativizzino e che quindi rivelino o un falso allarme o la fine della pericolosità e della quarantena. Il tutto per avere il Green pass. Quindi i dati positivi sono superiori a quelli nella realtà;
  • pero questo numero può essere incrementato da chi, avendo qualche forma di sintomo, si sottopone al test praticamente già sapendo di essere positivo;
  • ci sono poi quelli che sono positivi, ma non hanno nessuna, anche minima, forma di sintomo. Falsi positivi o semplicemente sani?

Quindi per Zangrillo i numeri dei positivi sono gonfiati e provocano una tensione, una nevrosi, che non ha nessuna giustificazione logica. Inoltre questi numeri falsati impongono delle politiche esagerate e allarmistiche.

Però Zangrillo è solo…..

 

 

 

 


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