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WASHINGTON FA INFURIARE PECHINO, ma mostra un cambio nelle relazioni internazionali

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Washington riesce a far infuriare Pechino ed a mostrare un cambiamento nella posizione internazionale degli USA evidente. Il Segretario del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani, HHS, Alex Azar, è arrivato domenica a Taiwan, segnando l’ultima sfida diretta dell’amministrazione Trump alla politica “Una Cina” che è servita da base per le relazioni bilaterali USA-Cina dall’inizio degli anni ’70 e che vieterebbe i contatti ufficiali tra Taipei e Washington.

Azar è il primo funzionario a livello ministeriale a visitare Taiwan in sei anni e il più alto funzionario degli Stati Uniti a visitare l’isola dal 1979.  Trump ha cambiato  una politica consolidata che, dagli anni ’70 e dal riconoscimento reciproco fra USA e Cina comunista prevedeva che non potessero esserci rapporti a livello ministeriale fra gli Stati Uniti e Taipei, che per Pechino rimane una provincia ribelle che, prima o poi, dovrebbe tornare ad unirsi con la madrepatria. Però all’inizio del 2019 il presidente Xi ha dichiarato durante uno storico discorso al Partito e al popolo cinese che Taiwan sarebbe stata riportata sotto il controllo  di Pechino, o con la diplomazia o con la violenza, e che tutti i paesi che si fossero avvicinati diplomaticamente all’isola avrebbero rischiato l’ira di Pechino.

Inoltre il  viaggio viene effettuato durante una battaglia sul destino di TikTok  e di WeChat negli USA che blocca  sia Pechino sia Washington, e arriva mentre Trump si oppone  alla Cina su ogni fronte disponibile, dai diritti umani, allo spionaggio aziendale e alla “sicurezza nazionale”, le società cinesi che commerciano negli Stati Uniti a , ovviamente , il Mar Cinese Meridionale.

Nonostante la furia di Pechino Azar ha ottime ragioni per visitare Taiwan: la sua gestione della crisi Covid-19 è stata ottimale, con solo poco più di 400 casi su 23 milioni di abitanti, e 7 morti.

Il fatto è che Taiwan ha agito con anticipo, anche perchè aveva delle fonti dirette informative in Cina , ed ha potuto applicare un controllo feroce sugli accessi. Persino Azar ed il suo entourage sono stati testati per il Covid-19 al loro arrivo a Taipei.


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