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Vogliamo diventare ad emissioni zero? Bisognerebbe investire 110 mila miliardi di dollari da qui al 2050

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Gli investimenti globali nella transizione energetica dovrebbero aumentare fino a 3500 miliardi di dollari all’anno se si vuole che il mondo diventi un luogo a zero emissioni entro il 2050, ha dichiarato un think tank sul cambiamento climatico in un nuovo rapporto, in cui si sottolinea che non ci sono ostacoli fondamentali al piano a zero emissioni. La spesa ammonterebbe a 110.000 miliardi di dollari entro il 2050.

Per dare un’idea dell’enormità della cifra il PIL degli USA nel 2022 è stato pari a 22000 miliardi. Quindi ogni anno bisognerebbe investire 1/8 del PIL della più grande nazione dal punto di vista economico. Possiamo permettercelo?

Nel rapporto, intitolato “Finanziare la transizione: How to make the money flow for a net-zero economy”, la Commissione per le transizioni energetiche, con sede nel Regno Unito, afferma che l’ingente somma di denaro sarebbe destinata alla costruzione di maggiore capacità di generazione di energia eolica e solare, oltre ad altre tecnologie di generazione a basse emissioni di carbonio. Una parte del totale andrebbe anche alla costruzione di infrastrutture di trasmissione e distribuzione e un’altra parte verrebbe spesa per l’accumulo di batterie e lo stoccaggio stagionale.
“Sebbene questo rapporto confermi che non ci sono grandi barriere fondamentali alla transizione energetica – questa era l’ipotesi di partenza – è sorprendente che i numeri mostrino che il 70% dei finanziamenti che devono essere raccolti deve essere destinato [all’elettrificazione dei sistemi energetici]”, ha dichiarato a Recharge Mike Hemsley, vice direttore del think tank.

La somma che secondo la Commissione per le transizioni energetiche dovrebbe essere spesa per il net zero è paragonabile ai 1.000 miliardi di dollari che vengono spesi oggi.

“Questo rapporto identifica anche che sono necessari due tipi di finanziamento concettualmente diversi: investimenti “classici”, che danno un ritorno economico per il denaro versato, e pagamenti agevolati/sovvenzioni, che in sostanza pagano qualcuno per fare qualcosa che altrimenti non farebbe, poiché non c’è alcun incentivo economico”, ha detto Hemsley a Recharge.

Questi pagamenti agevolati o sovvenzioni, si legge nel rapporto, potrebbero raggiungere i 300 miliardi di dollari all’anno entro il 2030.
Secondo gli autori del rapporto, una parte di questa enorme somma potrebbe essere compensata da un calo degli investimenti in petrolio e gas, per un ammontare di 500 miliardi di dollari all’anno. La somma compensata ridurrebbe la spesa annuale per gli investimenti del mondo a 3 miliardi di dollari, pari all’1,3% del PIL mondiale nei prossimi 30 anni. Il problema è la restante parte dei soldi…

 

 


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