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VINCE INTESA, Si va verso un “Monopolio bancario corretto”

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Ed UBI se ne va. Il gruppo nato dall’aggregazione di Banche Popolari e Casse di risparmio proprio per dare un’alternativa ai  grandi gruppi si è fatto assorbire dal gruppo più grande, e, alla fine, senza neanche tanta resistenza. Le azioni che hanno aderito sono pari al 72%, anzi con ancora due giorni prima della chiusura anche di più, e quindi non ci sono neanche ostacoli nella fusione definitiva con Intesa e nella fine sparizione di UBI nella pancia del colosso.

Volendo fare un parallelo  Intesa si è pappata la ex sesta banca d’Italia, Popolare di Vicenza, facendosi pagare per poi poter lautamente pagare la nuova sesta banca italiana, UBI. Insomma in Italia le posizioni di centro classifica non portano bene.

Alla fine anche gli azionisti più resistenti hanno ceduto: l’intero patto Car, già depotenziato dall’uscita delle Fondazioni di Cuneo e Banca del Monte di Lombardia e di Cattolica, ma anche il fondo Silchester con il suo 8%, hanno venduto. Del reso i mezzi che Intesa poteva spendere erano notevoli, mentre la fiducia dei soci nel progetto di UBI era vacillante. Alla fine perchè combattere una battaglia persa? Si sono arresi tutti.

Dopo la presentazione del bilancio Massiah, il CEO , ce ne andrà, lasciando lo spazio ad emissari di Intesa che guideranno verso la fusione e la fine. Alla fine come si configurerà il mercato italiano?

  • una grande banca italiana con 33-34 miliardi di capitalizzazione ed un controllo quasi assoluto del mercato retail al nord ed al centro;
  • una banca straniera, teoricamente con sede in italia;
  • una miriade di piccole ed al massimo medie banche territoriali, che non superano il livello regionale, se non di poco, senza grosse ambizioni nazionali.

La banca straniera con teorica sede in italia è Unicredit, il resto è praticamente polvere, perchè le banche immediatamente dietro i primi non sono banche commerciali, ma di investimento, o meglio di gestione dell’investimento, come Mediolanum e Fineco. Alla fine l’Italia, dal punto di vista del mercato creditizio, si avvia ad essere un monopolio corretto da un po’ di piccoli nani creditizi. Abbiamo voluto il campione nazionale e lo abbiamo ottenuto, servirà a qualcosa?


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