Analisi e studi
Vietnam: meno surplus commerciale, ma cresce l’export. Un trucco cinese pe aggirare Trump?
Il Vietnam ad aprile vede un calo del Surplus commerciale, ma un incremente dell’export, anche verso gli USA e un maggiore incremento dell’import dalla Cina. La sensazione è che le merci transitino nel apese dell’Asia sud-orientale per evitare i Dazi di Trump, che non la prenderà bene

In Italia abbiamo saputo il Primo Maggio i saldi commerciali di Marzo, in Vietnam, una settimana dopo, abbiamo quelli di aprile, e veniamo anche a vedere i primi effetti delle politiche di Trump.
L’avanzo commerciale del Vietnam è sceso a 0,58 miliardi di dollari in beni nel mese di aprile 2025, rispetto a un avanzo di 1,11 miliardi di dollari nello stesso mese dell’anno precedente, poiché le esportazioni sono aumentate meno delle importazioni.
Le esportazioni sono aumentate del 19,8% su base annua, raggiungendo 37,45 miliardi di dollari, mentre le importazioni sono aumentate del 22,9%, raggiungendo il picco record di 36,87 miliardi di dollari a marzo, quindi non sembra che i dazi di Washington, ancora limitati al 10%, abbiano causato un crollo dell’export vietnamita.
Nei primi quattro mesi del 2025, il Paese ha registrato un’eccedenza di 3,79 miliardi di dollari, in netto calo rispetto ai 9,06 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2024, con un aumento delle esportazioni e delle importazioni rispettivamente del 13% e del 18,6%.
In questo periodo, le spedizioni totali di beni industriali trasformati hanno raggiunto 123,71 miliardi di dollari, pari all’88,2% delle esportazioni totali.
Gli Stati Uniti sono stati il principale mercato di esportazione del Vietnam, con un fatturato di 43,4 miliardi di dollari, mentre la Cina è stata il principale mercato di importazione del Paese, con un fatturato di 53,2 miliardi di dollari.
Lo scorso anno, le spedizioni verso gli Stati Uniti hanno rappresentato circa il 30% del PIL vietnamita.
Ecco il grafico con prospettiva triennale:
Con il nuovo sistema tariffario del Presidente Trump, le esportazioni vietnamite dovranno affrontare un aumento del 46% dei prelievi e questa bilancia commerciale viene ad accedere dei forti dubbi.
Appare molto strano che l’export verso gli USA non sia calato, anzi sia aumentato, nonostante il mese precedente siano stati mandati grossi carichi per evitare i dazi. Allo stesso modo appare strano il boom dell’import, quando la Cina è il primo fornitore. La sensazione è che ad aprile il Vietnam sia diventato, volente o nolente, il cavallo di Troia per far entrare beni negli USA con dazi minimi. Una situazione che rende molto più probabile l’imposizione di dazi elevati, tranne che Hanoi non intevenga direttamente per limitare questi flussi.
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