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Economia

“Valute Complementari” cinesi : le “Shadow Currencies”

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l'uomo ombra

 

 

Quando un’economia cresce con forza, o con forza specula, rimane molto difficile per le autorità metterle dei freni tramite gli strumenti monetari. Quando la “Besta del Mercato” viene liberata diviene molto difficile addomesticarla senza causarle danni gravi

Ecco al situazione che si sta creando in Cina per fare un esempio.

In Cina le autorità monetarie stanno cercando di utilizzare le misure monetarie per limitare l’inflazione, essenzialmente predisponendo una stretta monetaria. Questa è stata applicata sia aumentando i tassi di interesse, sia incrementando le riserve bancarie obbligatorie, calcolare sull’entità dei depositi, che limita la quantità di impieghi (prestiti) che le banche stesse possono fare.

Si sa che però le  banche sono prodighe di idee, tanto più quando la crescita economica, o, più correttamente nel caso specifico, la spinta speculativa, ed in Cina questa vitalità ha creato , o meglio iperdiffuso, i BAN. I BAN (Bank Acceptance Note) non sono altro che assegni postdatati avvallati da un istituto bancario. Grazie alla girata bancaria questi strumenti acquisiscono un’affidabilità simile alla cartamoneta. In teoria si tratta di uno strumento, neppure molto nuovo, utilizzato per facilitare gli scambi commerciali: se io incasso 1000 CNY(Yuan Renminbi) per la vendita di bottoni posso andare in banca, depositarli, e la banca mi  avvalla due assegni per 1000 CNY che poi posso utilizzare per acquistare materie prime , effettuare pagamenti etc. il tasso con cui questi assegni avvallati posso essere contati in banca sono vantaggiosi, per cui lo strumento di pagamento è ben accetto. Lo strumento è molto gradito dalle banche che emettono , anzi avvallano, carta contro il versamento di valuta forte. Del resto i titoli non sono emessi direttamente dalla banca, per cui risulta molto facile agli istituti di credito “Dimenticarsi” di registrare nelle partite di giro tutte queste piccole garanzie, sfuggendo quindi facilmente agli obblighi di riserva obbligatoria ed all’emissione di credito imposti da parte della banca centrale. Del resto sarebbe complesso controllare tutti gli assegni avvallati, usualmente con un semplice timbro, da una banca. Anche se indirettamente assistiamo all’emissione di vere e proprie “Banconote” per poco dissimili da quelle che venivano emesse negli USA o in Inghilterra nei primi dell’ottocento, prima dell’imposizione del controllo da parte delle banche centrali.

Naturalmente questo strumento in Cina non poteva non andare ad alimentare la speculazione. Per poter ottenere fondi i clienti si scambiano finte transazioni commerciali, che poi sono utilizzati per ottenere un valore doppio di BAN a loro volta scontabili, a tassi contenuti, da terzi istituti bancari ottenendo quindi una quantità moltiplicata di moneta utilizzabile per nuove BAN o altre operazioni speculative. Oggettivamente una vera bomba, che potrebbe causare danni ingentissimi in futuro.

Non sarebbe stato meglio, a questo  punto per la Banca Centrale Cinese (PBOC) effettuare una stretta monetaria meno forte, piuttosto che stimolare la creazione di strumenti potenzialmente distruttivi ?

Grazie per l’attenzione


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