Attualità
Vaccini non testati e iniezioni forzate: come vanno avanti le vaccinazioni in Cina
Come in Italia ci si è posti l’obiettivo, un po’ casuale, di raggiungere l’80% di vaccinati entro fine settembre, in Cina Xi Jinping ha messo come obiettivo essenzialmente politico la vaccinazione di 1,1 miliardi di cinesi contro il coronavirus entro la fine di ottobre. Un obiettivo “Ambizioso”, parola molto amata dai politici quando non si parli di benessere dei cittadini o di libertà, per cui si procede alle inoculazioni anche in modo molto approssimativi.
Cheng Xiaofeng ha contattato Radio Free Asia ed ha avuto il coraggio di fornire un’immagine della situazione nella città di ZhuZhou, Hunan, dove sta cercando di organizzare delle manifestazioni. I vaccini presentati spesso non hanno studi clinici alle spalle sufficienti, alcuni non riportano neppure l’omologazione da parte delle autorità sanitarie, e i cittadini che non si vaccinano si vedono rifiutare le assicurazioni sanitarie, anzi spesso sono obbligati a firmare documenti nei quali affermano di volersi vaccinare volontariamente. le persone compilano moduli che fanno apparire le vaccinazioni come volontarie, anche se non lo sono, e che liberano le autorità da ogni responsabilità le autorità. Eppure ci sono stati in molti pesanti effetti collaterali, con amici dell’intervistato che sono rimaste a letto, con la febbre, anche per un mese.
L’intervistato ha cercato di organizzare una manifestazione di protesta legittima, con uno sit in, ma la polizia non gli ha neppure risposto, anzi lo ha fortemente sconsigliato. L’obiettivo della vaccinazione è puramente politico: si vuole dimostrare il potere del partito sulla Nazione, per cui questa cifra di 1,1 miliardi di vaccinati sarà perseguita a qualsiasi costo, anche contro la scienza e contro la logica. Magari questo vi può ricordare un poco qualche paese europeo.
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