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Economia

USA: Trump taglia i dazi sui pacchi dalla Cina. Boccata d’ossigeno per Shein e Temu

orpresa USA-Cina: Trump riduce i dazi “de minimis” sui pacchi sotto $800. Una boccata d’ossigeno per Temu e Shein, che erano pronti a chiudere

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Il 12 maggio il presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per ridurre i dazi sui pacchi di basso valore provenienti dalla Cina e da Hong Kong, il cosidddetto regime “de minimis“,  a seguito di un accordo raggiunto tra gli Stati Uniti e la Cina per ridurre i dazi reciproci per 90 giorni.

Il decreto stabilisce che le spedizioni “de minimis” – ovvero i pacchi di valore inferiore a 800 dollari – provenienti dalla Cina e da Hong Kong vedranno ridotta l’aliquota doganale dal 120% al 54% a partire dal 14 maggio. Secondo il decreto, gli Stati Uniti manterranno una tariffa fissa di 100 dollari per ogni invio postale.

Trump aveva già chiuso la “scappatoia de minimis” – che consentiva l’ingresso negli Stati Uniti di spedizioni di basso valore senza dazi – a febbraio, nell’ambito di un tentativo di frenare il flusso di fentanyl e dei suoi precursori chimici nel Paese. Il presidente ha poi aumentato l’aliquota del dazio per queste spedizioni dalla Cina al 120%, con effetto dal 2 maggio.

Questo aveva provocato un duro colpo per le grandi aziende online cinesi, come Temu e Shein, che operavano utilizzando questa modalità. Shein aveva interrotto la propria quotazione alla borsa di Londra, e aveva perfino fermato le spedizioni verso gli USA.

L’ultima modifica a queste tasse è arrivata dopo che gli Stati Uniti e la Cina hanno concordato di sospendere temporaneamente le misure commerciali reciproche e di ridurre le tariffe sulle rispettive importazioni, mentre proseguono i negoziati sulle questioni commerciali.

Il 12 maggio, il rappresentante per il commercio Jamieson Greer ha dichiarato che l’aliquota tariffaria reciproca degli Stati Uniti scenderà di 115 punti percentuali al 30% e che, a sua volta, l’aliquota della Cina sarà ridotta di 115 punti percentuali al 10% e che Pechino eliminerà le sue contromisure. A queste misure si aggiungono i dazi precedenti, per cui il dazio reale USA si aggira sul 50%.

pacchi Shein verso gli USA

In una dichiarazione congiunta del 12 maggio, le due nazioni hanno concordato di ridurre alcune componenti delle loro tariffe e di istituire un meccanismo per continuare le discussioni sulle relazioni economiche e commerciali.

“Queste discussioni potranno essere condotte alternativamente in Cina e negli Stati Uniti, o in un paese terzo su accordo delle parti”, si legge nella dichiarazione.

In precedenza Trump aveva imposto una tariffa del 145% sulle importazioni cinesi per fare pressione sul Partito Comunista Cinese (PCC) affinché affrontasse il deficit commerciale con gli Stati Uniti. Il PCC ha aumentato i dazi al 125% sulle importazioni statunitensi in una mossa di ritorsione.

Regime “de minimis” sotto accusa

Il regime “de minimis” è stato un vero e proprio cavallo di Troia, che ha permesso ai produttori di instant fashion e di prodotti a basso costo, e spesso bassa qualità, cinesi di invadere direttamente il mercato maericano con i propri prodotti attraverso spedizioni che partivano direttamente dalla Cina, evitando i dazi e i costi della logistica americana.

Questo aveva messo in crisi sia il commercio al dettaglio USA, sia le piattaforme di e-commerce americane, che si erano trovate a fronteggiare una concorrenza agguerritissima, soprattutto con i prezzi, mentre i consumatori americani si erano riempiti con una montagna di cianfrusaglie. Il blocco del “de minimis” aveva mandato in crisi questo modello di business, che ora potrebbe però tornare, ma in una forma meno aggressiva.


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