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USA: liberati in modo coordinato 50 milioni di barili di petrolio… e il prezzo aumenta…

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Come ampiamente atteso,  la Casa Bianca ha annunciato che rilascerà 50 milioni di barili di greggio dalla sua Riserva strategica di petrolio in concerto con Cina, Giappone, India e Corea del Sud, ha affermato la Casa Bianca in una nota, un’operazione coordinata senza precedenti. tentativo di tre dei maggiori consumatori di petrolio del mondo di domare i prezzi che potrebbero provocare una reazione da parte dell’OPEC+. Anzi forse l’ha già provocata…

Il rilascio, che come abbiamo notato arriverà sotto forma di SPR Volume Exchange, ovvero nel futuro a medio termine  l’SPR dovrà ricostituire le quote cedute.  quasi sicuramente a prezzi più alti, e ammonterà a 32 milioni di barili, ed è in linea con aspettative di 30-35 milioni; come promemoria, 18 milioni sono già stati autorizzati dal Congresso e saranno accelerati nella loro esecuzione.

La notizia di un rilascio coordinato arriva poche ore dopo che Bloomberg ha riferito che l’India prevede di vendere circa 5 milioni di barili di petrolio dalle sue scorte strategiche di petrolio come parte di una mossa coordinata con gli Stati Uniti e altri alleati per fare pressione sui prezzi. Il greggio indiano sarà venduto alle raffinerie, comprese quelle gestite da Mangalore Refinery and Petrochemicals Ltd. e Hindustan Petroleum Corp., che hanno aumentato il prezzo delle azioni a causa dell’utile implicito contenuto nella mossa. Sebbene il volume sia l’equivalente di meno della metà del consumo giornaliero di greggio indiano, il rilascio è simbolico in quanto mostra che i consumatori di petrolio sono disposti a unirsi contro il controllo dei mercati dell’OPEC.

Bene, bravi, ma i risultati sono stati risibili, anzi diciamo chiaramente controproducenti. Vediamo le quotazioni del WTI che, negli ultimi giorni, erano state in calo piuttosto sensibile.

Il prezzo, anziché calare, addirittura è aumentato dopo l’annuncio del rilascio delle scorte. La casa Bianca ha lanciato un boomerang energetico.

Questo è avvenuto per più di un motivo:

  • Prima di tutto i barili rilasciati sono stati pochi, 50 milioni per gli USA in totale, quando il fabbisogno quotidiano è pari a 20 milioni di barili negli USA solamente. Capite che si tratta di una goccia nel mare;
  • Quindi ricordiamo che i mercati agiscono sulle previsioni e invertono sugli annunci. La mossa della Casa Bianca era prevista da lungo tempo, quindi all’annuncio ufficiale è giunto all’inversione.
  • Le riserve sono talmente basse che questo rilascio limitato viene vista come una mossa disperata. Del resto le riserve sono al livello più basso dal 2003…

Quindi se il desiderio di Biden era di controllare i prezzi dei carburanti, e quindi l’inflazione, bene è riuscito a fare l’esatto contrario. La prova che il petrolio o si ha, o non si ha.

 

 

 


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