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Apple fa causa a NSO per lo spyware Pegasus

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Apple ha seguito l’esempio  Di WhatsApp  e di Meta (precedentemente nota come Facebook) nel citare in giudizio il produttore di spyware Pegasus NSO Group. Oltre a promettere nuove informazioni su come NSO Group sia riuscita a  infettare i suoi iPhone, la società di Infinity Loop afferma che sta “cercando di ottenere un’ingiunzione permanente per vietare a NSO Group di utilizzare qualsiasi software, servizio o dispositivo Apple”.

Lo spyware Pegasus è progettato per consentire ai governi di accedere in remoto a microfoni, fotocamere e altri dati di un telefono su iPhone e Android, secondo il comunicato stampa di Apple. È anche progettato per essere in grado di infettare i telefoni senza richiedere alcuna azione da parte dell’utente e senza lasciare traccia, secondo i rapporti usciti all’inizio di quest’anno da una coalizione giornalistica chiamata Pegasus Project.

Apple afferma che, grazie ai miglioramenti apportati alla sicurezza di iOS 15, “non ha osservato alcuna prova di attacchi remoti riusciti contro dispositivi con iOS 15 e versioni successive”. Quando il Pegasus Project ha pubblicato i suoi rapporti a luglio, Amnesty International ha affermato che le ultime versioni di iOS (all’epoca iOS 14.6) erano suscettibili di attacchi.

Ora NSO rischia grosso…


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