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USA: il credito al consumo cresce molto poco. Siamo al massimo?

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Dopo diversi mesi di vertiginosa crescita del credito al consumo con le famiglie statunitensi che addebitavano gli acquisti sulle proprie carte di credito (dato che i loro conti bancari, ingrassati da mesi di stimmies nel 2020 e terminati però all’inizio del 2021, si erano pericolosamente asciugati), a ottobre la crescita del credito al consumo è diminuito notevolmente, salendo di soli 16,9 miliardi di dollari, mancando le aspettative di un aumento di 25 miliardi di dollari e scendendo bruscamente dai 27,8 miliardi di dollari di settembre, ben al di sotto della media semestrale di 23,5 miliardi di dollari.

Guardando la ripartizione, la debolezza è stata distribuita uniformemente tra credito revolving e non revolving.

Come mostrato nel grafico sottostante, il debito della carta di credito (ovvero il debito rotativo) è aumentato di $ 6,582 miliardi, in calo rispetto a $ 9,8 miliardi del mese prima e ben al di sotto del record di $ 17,7 miliardi raggiunto a giugno. Tuttavia, siamo molto lontani dal tratto record di pagamenti costanti con carta di credito che hanno dominato l’attività nel 2020.

Forse ancor più che nel credito rotativo, c’è stato un forte rallentamento della crescita anche nel credito non rotativo, che è aumentato di appena 10,3 miliardi di dollari a ottobre, in forte calo rispetto ai 18,1 miliardi di settembre e ben al di sotto del recente massimo raggiunto a maggio a 24 miliardi di dollari.

Sebbene non sia ancora un’allerta imminente, il forte calo, soprattutto rispetto alle aspettative, nello sviluppo del credito potrebbe essere la prima indicazione che i consumatori statunitensi stiano tirando i remi in barca e non vogliano più espandere la propria esposizione creditizia.

Questo perché hanno esaurito i propri risparmi. Questo farebbe presagire un Natale austero, dopo i cali delle vendite del Black Friday e del Cyber ​​​​Monday osservati la scorsa settimana. Insomma il consumo USA segnala una possibile contrazione

 


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