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USA: i prezzi alti fanno aprire più pozzi di petrolio

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I prezzi del petrolio remunerativi fanno aumentare i pozzi attivi negli USA: il numero d’impianti di perforazione attivi negli Stati Uniti la scorsa settimana è aumentato di sette, portando il totale a 586. Il tutto nonostante i timori che la variante Omicron possa danneggiare l’economia mondiale.

La settimana precedente il numero di pozzi aperti era aumentato di tre, giungendo a 579.

Baker Hughes ha riferito che la cifra totale degli impianti di perforazione attivi era di 238 impianti in più rispetto allo scorso anno, quando l’industria petrolifera stava appena iniziando a riprendersi dai danni derivanti dal lockdown, ma restiamo comunque molto lontani dalla cifre precedenti al 2020.

La produzione di petrolio negli Stati Uniti la scorsa settimana è stata di 11,6 milioni di barili al giorno, secondo l’Energy Information Administration. Era in calo rispetto agli 11,7 milioni di barili al giorno della settimana precedente, ma in aumento rispetto agli 11 milioni di barili al giorno di un anno fa. La produzione media di quattro settimane è stata stimata a 11,65 milioni di barili al giorno.

Nel 2020, l’industria petrolifera degli Stati Uniti ha visto il più grande calo della produzione mai registrato, con un calo della produzione da 12,2 milioni di barili al giorno nel 2019 a una media di 11,3 milioni di barili al giorno, secondo l’EIA.

Dopo il crollo dei prezzi del petrolio nel marzo 2020 a causa della pandemia, gli operatori statunitensi hanno ridotto la produzione chiudendo diversi impianti. A maggio 2020, la produzione di petrolio greggio americano era crollata a una media mensile di 10 milioni di barili al giorno da un picco di 12,8 milioni di barili al giorno nel gennaio 2020.

Ora, secondo i rapporti di Baker Hughes, la produzione sta migliorando anche se molto più lentamente rispetto ai precedenti cicli industriali. I petrolieri sono molto meno interessanti ad aumentare i volumi di produzione, piuttosto che remunerare gli azionisti con degli utili elevati, per cui stanno traendo il meglio dall’aumento dei prezzi attuale.

Per quanto prudenti, la produzione è in aumento: l’EIA prevede nel suo ultimo rapporto sulla produttività di perforazione che la produzione di petrolio negli USA continentali, Alaska esclusa, aumenterà da 8,342 questo mese a 8,438 milioni di barili al giorno il mese prossimo, trainati principalmente dagli aumenti della produzione nel Permiano, cioè del petrolio da scisti, dove la media è passata da 4,96 milioni di barili al giorno a 5,031 milioni di barili al giorno. Del resto per far lavorare i sistemi di estrazione più costosi ci vuole un prezzo più alto…

 


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